Il grande pannello firmato dall’artista di Ulassai, fatto sistemare nel 2008 sulla facciata dell'ex Distilleria di Pirri, non è più al suo posto: raffigurava le cinque tappe fondamentali per la creazione di un'impresa a regola d'arte, ma dell'opera oggi resta solo la cornice
Autore: Alessandro Zorco il 29/01/2015 15:06
di Alessandro Zorco
Il grande pannello firmato dall’artista di Ulassai, fatto sistemare nel 2008 sulla facciata dell'ex Distilleria di Pirri, non è più al suo posto: raffigurava le cinque tappe fondamentali per la creazione di un'impresa a regola d'arte, ma dell'opera oggi resta solo la cornice
Tutti ricordiamo l’avventura Cagliari Capitale della Cultura 2019. L’opera di Maria Lai è stata il grande filo conduttore del progetto con cui il Comune di Cagliari ha partecipato alla gara e i suoi fili hanno ispirato anche il logo del sito Cagliari Capitale della Cultura 2019. Per avvicinare le persone all’arte, al pensiero e ai luoghi dell’artista di Ulassai è stato anche istituito un interessante concorso fotografico dal titolo “Ritrovando il filo del discorso” che permette di inviare immagini raffiguranti le opere dell’artista che siano state scattate tra il 1° dicembre 2014 e il 10 febbraio 2015.
Tutto molto bello. Ma, al di là degli slogan e dei loghi su internet, tutte le opere firmate da Maria Lai sono state veramente preservate e valorizzate?
Sarebbe stato bello, ad esempio, poter partecipare al concorso fotografico che ricorda la grande artista inviando l’immagine del grande pannello firmato da Maria Lai e sistemato sulla facciata dell’ex Distilleria di Pirri, nel grande complesso dell’Ex Vetreria.
Eppure il pannello, inaugurato nell’aprile 2008 sotto la giunta guidata da Emilio Floris (l’assessore alla Programmazione era Ugo Cappellacci) in occasione dell’apertura della Città dell’impresa, da qualche anno non è più al suo posto.
Non si sa se sia stato rimosso volutamente o se sia stato divelto dal vento. Ma a quanto sembrerebbe da alcune foto abbastanza eloquenti scattate qualche tempo fa (le ho pubblicate sul mio blog Blogosocial.com) l’opera firmata dall’artista di Ulassai, invece di essere prontamente ripristinata parrebbe essere rimasta abbandonata per terra non si sa per quanto tempo, appallottolata come un oggetto di nessun valore.
La grande opera firmata da Maria Lai raffigurava le cosiddette “cinque S”. Attraverso la metafora della coltivazione dell’ulivo, l’artista aveva voluto rappresentare le cinque tappe fondamentali necessarie per far crescere un ulivo sano, ovvero, fuor di metafora, per costituire un'impresa a regola d’arte: 1) il Sasso (materia forte e dura su cui appoggiare l'ulivo/progetto); 2) il Solco (la storia e la tradizione che consentono alla pianta/progetto di crescere); 3) la Scure (che serve a potare e dare forma alla pianta/progetto); 4) il Sale (che dà sapore alle olive amare o rende interessante un progetto); 5) il Sole (che dà vita ed energia alla pianta/progetto).
Su un muretto di contenimento davanti al pannello era stato sistemato originariamente anche un leggìo, dove i visitatori potevano leggere la spiegazione del significato dell’opera: oggi però di quel leggìo rimangono soltanto i bulloni ai quali era fissato.
Del pannello si sono dunque perse le tracce. Perchè è stato rimosso? Dove è finito? Agli uffici comunali del Comune di via Ampere ci hanno indirizzato per qualsiasi ragguaglio all’assessorato comunale alla Cultura, dal quale però non è giunta per ora alcuna informazione sulla sorte dell’opera firmata da Maria Lai (ovviamente pubblicheremo immediatamente le spiegazioni dell’amministrazione comunale qualora arrivino).
Nel frattempo, nella speranza che il pannello sia stato messo in sicurezza e venga prontamente risistemato nello spazio che gli compete, è stata inviata al concorso fotografico su Maria Lai la foto della cornice dell'opera sulle “cinque S”. Almeno quella è rimasta al suo posto.