Un documento dell'associazione Moviementu dopo la nomina del Cda
Dopo la nomina del nuovo cda della Fondazione Film Commission Sardegna, l'associazione libera di operatori dell'audiovisivo sardo Moviementu ha voluto rimarcare promesse mai mantenute e inefficenze di gestione con un documento. Eccolo.
«In data 27 gennaio 2015, sono stati finalmente ufficializzati i nomi dei cinque componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Sardegna Film Commission. Li attendevamo da quasi un mese in quanto la delibera di nomina riportata sul sito RAS (recante il titolo “Modifica Statuto e nomina Consiglio di Amministrazione”) porta la data della seduta della giunta regionale del 29 dicembre.
Questi sono i nomi: il regista (e già presidente della FSFC) Antonello Grimaldi, l'operatore culturale Sergio Scavio, il collaboratore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Carbonia Andrea Contu, la dirigente regionale Susanna Diliberto e l'imprenditore audiovisivo e presidente di Federcultura Sardegna (nonché associato di Moviementu) Marco Benoni. Nella stessa delibera è indicata la modifica dello statuto, che contempla la possibilità per la Fondazione di erogare benefici finanziari - il che le consentirà in futuro di erogare contributi per la produzione di audiovisivi del tipo “Film Fund”. Mentre diamo un vivo benvenuto a questa integrazione dello statuto, più volte annunciata e auspicata da Antonello Grimaldi, chiediamo a gran voce che la Film Commission operi secondo precisi criteri di trasparenza e nel pieno rispetto dei principi ai quali si ispira. Non possiamo esimerci dal sottolineare con forte rammarico come la Giunta non abbia minimamente tenuto conto delle reiterate denunce di inadeguatezza dell'operato del Presidente Grimaldi nei due anni di gestione della Film Commission. Tali inadeguatezze non sono state riscontrate solo da Moviementu ma anche dalla maggior parte degli operatori del settore cineaudiovisivo della Sardegna. Troppe sono state le inadempienze, i più volte promessi e mai convocati “stati generali del Cinema” in cui discutere il piano strategico di sviluppo del comparto, la dubbia gestione dei bandi della legge cinema, i confusi bandi di Hospitality Fund, e la mancata presa di posizione sull'opportunità di ingresso nella Film Commission di altri soci, tra cui i Comuni di Cagliari e Sassari che ne avevano fatto richiesta. Proprio non comprendiamo, stando sul piano delle oggettive opportunità, il motivo per il quale Antonello Grimaldi, alla luce dei non-risultati ottenuti, sia l'unico ad essere stato confermato nel CdA. Alla luce dei fatti accaduti e comprovati, resta un mistero che, forse, solo il Presidente Pigliaru potrà svelare. A colorare di paradosso questa rinomina c'è che lo stesso Grimaldi, intanto, ha svolto per lungo tempo il suo lavoro di regista in Puglia, grazie alle opportunità offerte dall'Apulia Film Commission, proprio mentre qui eravamo e siamo ancora all'anno zero, con una Film Commission che con la scusa di un cda “dimissionato” ma legalmente in carica, non ha potuto nemmeno ufficializzare i contributi concessi alle produzioni con i bandi Hospitality Fund 2014!
Ci auguriamo che il nuovo CdA della Fondazione terrà finalmente (e veramente) conto del parere degli operatori del settore, dando un forte segnale di discontinuità, a partire dalla nomina del Presidente che sarà chiamato a dare risposte concrete alle richieste che vengono dai lavoratori del Cinema.
Auspichiamo inoltre che, a garanzia del rispetto delle norme e delle regole, vengano nominati organi di controllo così come previsto, qualificati e rappresentativi del settore. In ogni caso, noi saremo impegnati a vigilare sull'operato della nuova Film Commission.