Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Due milioni riservati ai debiti arretrati

Fonte: L'Unione Sarda
30 gennaio 2015


I soldi sul conto

 

La linea di Massimo Zedda è netta: «Non ci sono soldi in cassa». Per questo, ha spiegato, non sono stati ancora pagati gli stipendi di gennaio.
In realtà, soldi nelle casse del Teatro lirico ce ne sarebbero: circa due milioni, euro più, euro meno. Si trovano depositati in uno dei due conti correnti bancari intestati alla Fondazione: non quello ordinario ma l'altro, quello aperto l'anno scorso per le operazioni di pagamento dei debiti pregressi nei confronti di 756 fra fornitori, musicisti, cantanti, direttori. L'ammontare iniziale era da capogiro: 7 milioni e 600 mila euro circa. È su quel conto che sono stati accreditati gli stanziamenti (8 milioni di euro in più tranche , di cui la prima da 4) decisi dalla Regione a favore del Lirico specificamente per far fronte a quelle spese.
Era da lì che, due mesi fa, il sovrintendente Mauro Meli intendeva prelevare le somme necessarie al pagamento degli stipendi di novembre. Lo stop arrivò da palazzo Bacaredda: il sindaco scrisse alla banca diffidandola dall'effettuare quel tipo di operazione su quel conto. Non ha cambiato idea, e a chi gli proponesse di mettere mano a quel tesoretto per pagare il dovuto ai dipendenti risponderebbe ancora picche: «Quel conto - ribadisce Zedda - è vincolato al pagamento dei fornitori in credito verso il teatro: non può assolutamente essere utilizzato per le spese correnti. E mi auguro sinceramente che non sia stato utilizzato nel corso del 2014 per le spese correnti, perché sarebbe un fatto gravissimo». (m. n.)