GIOVEDÌ, 12 FEBBRAIO 2009
Pagina 39 - Sport
Partenza da Olbia martedì 24, arrivo a Cagliari sabato 28: in gara tutti i big
CAGLIARI. Sessantotto comuni e otto provincie. Dopo un’assenza lunga 12 anni, l’isola intera riabbraccerà, dal 23 al 28 febbraio, il Giro di Sardegna. La gara, storicamente incaricata di aprire la stagione internazionale del ciclismo, riporterà nell’isola i campioni mondiali della bicicletta. La lunga contumacia del Giro si è arresa di fronte alla determinazione della Leisure & Sport di Porto Cervo (cui va la titolarità della corsa), la GS.Emilia (consulenza tecnica), al coinvolgimento delle realtà locali e all’entusiasmo della Federazione che ha accolto a braccia aperte il ritorno della grande tradizione ciclistica in Sardegna.
«È una svolta importante - ha detto ieri nel corso della presentazione ufficiale Salvatore Meloni, presidente del Comitato ciclistico regionale - siamo sei mesi che lavoriamo per questo evento. L’interesse per il ciclismo in Sardegna non è mai mancato, semmai sono venute meno le opportunità. Speriamo soltanto che questa 27º edizione dia il via a una nuova importante tradizione». Attesi nell’isola molti dei big dei pedali. Dal campione italiano Filippo Simeoni e quello del mondo Alessandro Ballan, passando per Petacchi, Bennati e Di Luca. Nomi altisonanti che si affiancheranno a quelli altrettanto prestigiosi di Giovanni Visconti (maglia rosa per dieci giornate nell’ultimo Giro d’Italia) e dell’ex campione del mondo Under 23 Dymtro Grabovskyy. Per la prima volta nella sua storia, la Sardegna sarà rappresentata da due sardi. Alberto Loddo e Stefano Usai saranno ai nastri di partenza agguerriti più che mai contro i mostri sacri della bici.
Usai, in verità, è ancora in attesa di chiudere l’accordo con la squadra di Pietro Angeli, ma la cosa, con tutta probabilità, si farà. L’altro professionista isolano, Maurizio Carta, sarà invece costretto a dare forfait per problemi fisici. «La soddisfazione e al tempo stesso la difficoltà più grande è stata quella di riacquistare le date del calendario internazionale e averle così nuovamente inserite nel patrimonio ciclistico italiano - ha continuato Meloni - dispiace soltanto aver dovuto limitare il numero delle squadre ospitate rispetto alle richieste (36) pervenutaci».
Saranno al via 15 team composti da 8 corridori ciascuno. Il budget per la realizzazione dell’evento oscilla intorno al milione e centomila euro. «La Regione Sardegna finanziò lo scorso anno le tre tappe del Giro d’Italia con un milione e trecentomila euro - ha aggiunto Stefano Pilati della Leisure & Sport - questo fa capire la portata del Giro di Sardegna».
Cinque le tappe, si partirà con la Olbia-Olbia. Un vero e proprio giro della Gallura in 184,2 km tra montagne di incantevole fascino. «Il Giro nasce anche per motivi turistici - spiega Pilati - se tutto andrà bene poi, il prossimo 24 febbraio il pianeta vedrà in tv i corridori gareggiare con pantaloncini e maglietta». Quella gallurese potrebbe essere una tappa per Loddo, visto che dopo la partenza (ore 10,15 dalla pancia del traghetto Snav) e 180 chilometri quasi tutti pianeggianti la comitiva taglierà il traguardo lungo la discesa di via Redipuglia.
Il giorno dopo i corridori inizieranno a darsi battaglia davanti ai cancelli del petrolchimico di Porto Torres. Alle 11 il gruppo inizierà a divorare i 164 km della tappa, e dopo aver attraversato il centro urbano sassarese e Alghero, chiuderà la corsa a Santu Lussurgiu. In pratica, a eccezione del finale e dei tre Gran premi della montagna, la stessa tratta dell’ultimo Giro d’Italia. Coast to coast Oristano-Tortolì il 25 febbraio, 173,2 km che taglieranno l’isola orizzontalmente. Penultima tappa tra Ogliastra e Cagliaritano. Dal porto di Arbatax si pedalerà per 147,5 km fino al municipio del capoluogo. «Abbiamo qualche preoccupazione per l’arrivò sul pavè di via Roma - rivela Meloni - speriamo che il tempo sia clemente dopo le tante piogge degli ultimi mesi». Ultimo sforzo, infine, sabato. La Carbonia-Cagliari (143,9 km) nel cuore del medio Campidano chiuderà con un finale in volata la lunga settimana ciclistica isolana. Unica pecca, il mancato coinvolgimento del capoluogo nuorese. «Il Giro è tornato e non andrà più via - ribatte convinto Pilati - Nuoro darà sicuramente lustro alla prossima edizione, magari ancora più avvincente».
Mauro Farris