Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, la stangata Arrivano i conguagli: in media 151 euro a utente

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2015

ACQUA.

Bollette da fine gennaio: possibile rateizzare sino a otto mesi 

Entro gennaio gli oltre 713 mila utenti di Abbanoa riceveranno a casa una bolletta supplementare. Riguarda consumi effettuati nel 2012 che il gestore idrico ha ricalcolato sulla base delle nuove tariffe riconosciute retroattivamente dall'Autorità nazionale per l'energia elettrica, il gas e i servizi idrici. Si chiama “conguaglio regolatore” e si calcola moltiplicando i consumi di quell'anno ai nuovi coefficienti. Da fine marzo a Cagliari e Sassari o da fine aprile negli altri Comuni, ogni famiglia pagherà in media 151 euro e l'importo - chiarisce la società - potrà essere versata in un'unica soluzione o in otto rate (per importi superiori a 40 euro) da versare entro ottobre o novembre.
RECUPERARE 106 MILIONI La notizia era nota da metà novembre quando Abbanoa aveva annunciato di aver richiesto e ottenuto dall'Authority l'autorizzazione a recuperare in bolletta 106 milioni di euro: è la differenza tra la cifra che il gestore dell'acqua ha speso negli ultimi due anni per erogare il servizio e quella che ha incassato. Soldi che non ha potuto recuperare con le tariffe, come avrebbe dovuto. Ricevuto il via libera, la Regione, che controlla Abbanoa, si è posta il problema di come alleviare l'impatto del rincaro, soprattutto per le decine di migliaia di sardi che hanno perso il lavoro o non lo hanno mai trovato o non guadagnano abbastanza da poter reggere un costo imprevisto, di qualsiasi importo sia. Così ha chiesto alla Cassa conguagli per l'energia elettrica, il gas e i servizi idrici un anticipo di quella somma e, dopo averlo ottenuto, ieri ha potuto annunciare la rateizzazione degli importi.
GLI ALTRI AUMENTI Una piccola consolazione considerato che nel 2015 la tariffa è aumentata del 4,8%, come ha deciso l'Authority. «Finora il tema delle tariffe era affidato all'assemblea dei sindaci e i rincari venivano sempre rinviati, perché c'erano le elezioni o per altre ragioni», ha spiegato di recente il presidente di Abbanoa Alessandro Ramazzotti. «Così ci siamo ritrovati, qui come nel resto d'Italia, le tariffe più basse al mondo che non riuscivano a coprire nemmeno i costi di gestione, figurarsi gli investimenti».
PERDITE E SPRECHI È per questo, ma soprattutto per gli enormi sprechi di denaro dei decenni passati, che la Sardegna vanta il poco invidiabile record nazionale di dipendenza da bacini di superficie che hanno acque di scarsa qualità che per essere potabilizzate richiedono costi elevatissimi. Uno sforzo economico parzialmente vanificato dall'obsolescenza della rete idrica dove si disperde il 50% dell'acqua trattata: 125 milioni di metri cubi.
Ma gli utenti sardi pagano anche per i 1800 impianti di sollevamento che consumano enormi quantità di energia, per i 49 impianti di potabilizzazione e i 360 impianti di depurazione. «Scontiamo il prezzo dei mancati investimenti in passato», si giustifica Abbanoa.
IL DEPOSITO CAUZIONALE Solo due mesi fa la società aveva richiesto un deposito cauzionale di 55 euro agli oltre 200 mila clienti che ancora non lo versavano e che non avevano la domiciliazione bancaria delle bollette. Una decisione contestata da alcuni sindacati e da alcune associazioni dei consumatori che ritengono la cauzione non dovuta e hanno presentato ricorsi.
Fabio Manca