Quattro giorni da gustare a occhio nudo. Già questa è un avvenimento. Per quanto spettacolari, le regate veliche si svolgono sempre troppo lontane dalla costa, solo a portata di binocolo. Invece le prove cagliaritane dell'America's Cup World Series saranno ben visibili da terra: il campo di regata è ancora da definire nel dettaglio ma, questo è certo, interesserà lo specchio d'acqua compreso tra il porto, il lungomare di Su Siccu e e il Borgo Sant'Elia». Quello di giugno sarà il primo confronto ufficiale per i sei equipaggi, che sveleranno i risultati di un lavoro biennale, compiuto su se stessi e sulle imbarcazioni. Uguali nella misura, ma più evolute rispetto ai catamarani AC45 utilizzati per il circuito propedeutico all'edizione numero 34 (vinta da Oracle nel settembre 2013, a San Francisco) per la presenza del foil, particolare deriva che permetterà loro di innalzarsi sulla superficie dell'acqua. Un accorgimento che, insieme con il brivido, offrirà maggiore velocità (si parla di punte di 30 nodi in poppa), avvicinando le prestazioni a quelle dell'AC62 in progettazione per la finale della Coppa America 2017, in programma a Bermuda.
La classifica della prova sarda non sarà fine a se stessa, perché assegnerà i primi punti fondamentali per l'accesso alle qualifiers, prima porzione della fase finale che sceglierà lo sfidante del defender Oracle. (cl.m.)