LIRICO. Il presidente della commissione Bilancio Sabatini annulla l'audizione
Questa volta non è stato il teatro di via Sant'Alenixedda ad ospitare l'ultimo atto del dramma che vede protagonisti il sindaco di Cagliari, e presidente del Comitato di indirizzo della Fondazione, e il sovrintendente Mauro Meli, decaduto l'8 novembre. Lo scontro a distanza ravvicinata è andato in scena ieri sera nei corridoi del palazzo del Consiglio regionale, davanti alla sala riunioni della terza Commissione (Bilancio), che sta ascoltando in audizione tutti i settori sulla Finanziaria.
ALLA REGIONE Il cronoprogramma di ieri prevedeva per le 17 l'audizione dei rappresentanti della Fondazione Teatro Lirico, il sindaco Zedda e il sovrintendente Meli, che si è presentato con il direttore amministrativo Paolo Paoli, ma l'incidente diplomatico era dietro l'angolo. Zedda, che ha chiesto di poter parlare prima dell'inizio dell'audizione, ha sostenuto che Meli non è più in carica e che anche la proroga prevista per 45 giorni si è esaurita. «Meli e Paoli non possono più godere del regime di prorogatio, sarò io, fino alla nomina del nuovo sovrintendente, a svolgere le funzioni per l'ordinaria amministrazione». Ad avvallare questa tesi c'è una lettera del Mibac, risalente al mese di marzo, che specificava la decadenza di tutti gli organi, quindi consiglio di amministrazione e sovrintendente, al momento dell'insediamento del nuovo Cdi previsto dalla legge Bray, completato il 15 dicembre scorso con la nomina di Pietro Ciarlo, e un'interlocuzione informale con lo stesso Mibac che dovrebbe far pervenire un'interpretazione corretta sulla vicenda. Immediata la decisione del presidente della commissione, Franco Sabatini, di sospendere e congedare, non senza imbarazzo, il sovrintendente.
VIA, ANZI NO Meli dal canto suo sostiene di essere ancora in carica in regime di proroga. Dure le proteste dell'opposizione che attraverso il vicecapogruppo di Fi, Alessandra Zedda, e del consigliere FdI, Paolo Truzzu, hanno parlato di una «situazione surreale». «Non è ammissibile che per via di un clima conflittuale», hanno commentato i due consiglieri, «che il parlamentino non abbia avuto la possibilità di compiere i dovuti approfondimenti sulla situazione del Teatro Lirico di Cagliari». Ma il sipario sulla vicenda non si chiude ancora, con l'annuncio ieri in serata delle dimissioni dello stesso Pietro Ciarlo, nominato dal Mibac lo scorso 15 dicembre nel Cdi: «Non si può lavorare in una situazione così caotica», ha spiegato il docente. Mentre il prossimo venerdì, 16 gennaio, è prevista una nuova riunione del Cdi per l'approvazione dei bilanci e l'avvio delle procedure per la scelta del nuovo sovrintendente.
Marzia Piga