Un patto sociale per il rilancio della Sardegna. Così la Regione definisce la nuova Finanziaria che ora dovrà essere approvata dal Consiglio regionale: "Risorse immediatamente spendibili".
Si tratta di una manovra che mette in campo risorse importanti e tutte immediatamente spendibili, punta su politiche strategiche in ottica keynesiana per rilanciare l'economia della Sardegna, mira allo sviluppo, non aumenta l'aliquota Irpef e non introduce il ticket sanitario, rendendo permanente il taglio dell'Irap per le imprese, azzerandola alle nuove per i primi 5 anni di attività e dichiarando guerra aperta agli sprechi. Questa la sintesi affidata a un comunicato stampa nel quale sono elencate le azioni programmate. Saranno possibili grazie a 6 miliardi e 592 milioni di fondi regionali fra entrate tributarie, extra tributarie, alienazioni e mutui, 145 milioni di trasferimenti correnti, 850 di trasferimenti in conto capitale.
Nella manvora rientra anche il piano regionale per le infrastrutture: avrà un valore di 600 milioni di euro, verrà realizzato a partire dal 2015 nell'arco di 8 anni e sarà finanziato con un mutuo. Finanzierà interventi su: edilizia scolastica, sistema viario, infrastrutture portuali, sistema idrico integrato (potabile, fognario-depurativo), settore idrico multi settoriale, opere di mitigazione del rischio idrogeologico (se non finanziate da risorse nazionali). "Oltre a colmare in parte il gap che grava sulla Sardegna, con questo Piano apriremo decine di cantieri, creando nuova occupazione per il rilancio dell'economia locale", assicura l'assessore al Bilancio Raffaele Paci.
Le spese obbligatorie della Regione (da quelle istituzionali agli stipendi per il personale fino a continuità territoriale, fondo perenzioni e rate mutui) ammontano a 2 miliardi e 306 milioni (5 miliardi e 320 milioni con la Sanità). Per l'Istruzione la Giunta nel 2015 spenderà 211 milioni, 140 per il Lavoro, 190 per le Imprese, 284 per l'Agricoltura, 125 per Turismo, Cultura e Sport. Tre miliardi e 23 milioni per la Sanità, 244 milioni per l'Inclusione sociale, 380 per la Protezione dell'ambiente, un miliardo e 89 milioni per le Infrastrutture, 327 per la Mobilità, 88 per il Territorio, 60 per Semplificazione e Qualità istituzionale e, infine, un miliardo e 793 milioni per Istituzioni, Enti locali, Gestioni finanziarie e Spese obbligatorie. "Questa Giunta punta moltissimo sull'istruzione, perciò vogliamo migliorare la scuola sia nelle strutture che nella didattica e ridurre una dispersione scolastica che ormai con il 24% ha raggiunto livelli inaccettabili - sottolinea l'assessore al Bilancio - Ma vogliamo anche rimettere in moto il mercato del lavoro riformando e riorganizzando i Csl, finanziando il reinserimento nel mondo del lavoro e creando nuove opportunità per i giovani con percorsi di orientamento e formazione".
La manovra punta poi sul rilancio dell'Agricoltura e sul Turismo, con destagionalizzazione e riorganizzazione dell'accoglienza ma anche col finanziamento di un Piano straordinario di scavi archeologici, che vada oltre Mont'e Prama e riesca a legare il patrimonio archeologico sardo con Expo 2015 . E poi l'Ambiente e i Trasporti: "La Giunta Pigliaru vuole completare il sistema regionale di gestione dei rifiuti, attivare le bonifiche nei territori inquinati, proseguire con la prevenzione e la gestione dei rischi e potenziare i servizi ferroviari urbani e extraurbani, la rete Metro di Cagliari e Sassari, rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, definendo nuovi interventi di sostegno al traffico aereo internazionale".