Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Raccolta dei rifiuti: indagine sull'appalto da 230 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2015


Del servizio, affidato a un'associazione d'imprese, si occupa anche il Tar

 


Presunte irregolarità nella gara da 230 milioni di euro che ha affidato per sette anni la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade in città, il cui esito è stato di recente ribaltato da una sentenza del Tar Sardegna. Le ipotizza la Procura della Repubblica che, di iniziativa, nelle scorse settimane ha deciso di aprire un fascicolo che è stato assegnato al sostituto procuratore Enrico Lussu. Il pm ha affidato le indagini agli investigatori del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri (Noe), che hanno già acquisito buona parte dei documenti e sentito i primi testimoni.
L'INDAGINE Solo poche indiscrezioni trapelano sull'inchiesta, ancora alle fasi iniziali. Ancora sconosciuta l'ipotesi di reato che il pm avrebbe formulato per aprire il fascicolo dove sono confluite le prime informative dei carabinieri guidati dal capitano Angelo Murgia. Non è escluso, comunque, che il magistrato abbia già iscritto qualcuno nel registro degli indagati. Di sicuro c'è che gli investigatori avrebbero comunque già sentito alcune persone informate sui fatti: l'assessore comunale all'Igiene del Suolo, Anna Paola Loi, ed il suo predecessore Pierluigi Leo, oltre a un ingegnere ambientale.
LA GARA La Procura vuole dunque approfondire i dettagli dell'appalto da 230 milioni di euro recentemente assegnato dal Comune, uno dei più ingenti mai gestiti dal Municipio e tra i più grossi tra quelli delle grandi città italiane. Il servizio, nell'agosto scorso, era stato affidato provvisoriamente alla seconda classificata, la società De Vizia, perché l'Associazione temporanea di imprese guidata dalla Econord Genesu, Supurghi e Campidano Ambiente era stata estromessa dalla commissione esaminatrice di gara. A ribaltare l'aggiudicazione ci ha poi pensato, a dicembre, una sentenza del Tar Sardegna che ha riconsegnato lo scettro di vincitore all'Ati. La guerra giudiziaria non è ancora finita, visto che De Vizia ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato, ma nel frattempo anche la Procura della Repubblica ha deciso di concentrarsi sull'appalto milionario.
IL CONTENZIOSO Nella recente sentenza i giudici della prima sezione del Tar Sardegna avevano ritenuto l'esclusione dell'Ati «ingiustificata e illegittima, in quanto l'indicazione scorporata degli oneri di sicurezza dal prezzo offerto è stata compiuta». Insomma, per il collegio presieduto da Caro Lucrezio Monticelli (a latere Grazia Flaim e Gianluca Rovelli) la questione della modalità di conteggio degli oneri sulla sicurezza, determinante per la commissione, non rappresentava invece «grave incertezza sanzionabile con l'esclusione alla procedura».
Francesco Pinna