Controlli incrociati, domande on-line e spazio al modulo corrente che aggiorna il reddito di chi ha perso il lavoro
di Andrea Scutellà
ROMA Anno nuovo, modelli nuovi: con l’avvento del 2015 «lo strumento di valutazione per l’accesso alle “prestazioni sociali agevolate”», cambia veste e si scinde in 6 moduli diversi. È la rivoluzione dell’Isee, l’indicatore utilizzato per tutta quella gamma di servizi che lo Stato eroga in base al reddito: dal nuovo assegno di disoccupazione al bonus bebè, dalle borse di studio all’assistenza ai disabili. La disciplina prevede controlli più stringenti: automatici, sulla base dei dati disponibili nell’anagrafe tributaria, o su indagini della Guardia di finanza, che riceverà una “lista dei cattivi” dall’Agenzia delle entrate. Viene introdotto il concetto di nucleo familiare ristretto - composto da benificiario, coniuge e figli (se presenti) - dichiarabile nei casi di borse di dottorato o prestazioni socio-sanitarie, anche in presenza di altri parenti conviventi. Ecco le nuove tipologie introdotte: Isee standard o ordinario. Resta la chiave d’accesso universale alle «prestazioni sociali agevolate», la cui erogazione dipende appunto dalla situazione economica del nucleo familiare del richiedente. Isee università. Lo studente è calcolato nel nucleo familiare originale, a prescindere dalla sua residenza, soltanto per le prestazioni universitarie. La disciplina si applica a meno che l’universitario non dimostri la sua autonomia: deve essere residente da almeno 2 anni fuori casa e deve avere un’adeguata capacità di reddito. Isee sociosanitario. Le persone disabili non coniugate e senza figli che vorranno usufruire dell’assistenza domiciliare, ad esempio, potranno concorrere da sole al calcolo, grazie all’introduzione del nucleo ristretto. Isee sociosanitario residenze. Si tratta di particolari prestazioni sociosanitarie, che prevedono ricoveri presso residenze protette. Anche qui si può usufruire del nucleo ristretto. Isee minorenni con genitori non conviventi. In caso di figli minori di genitori separati, divorziati o non sposati, secondo la circolare Inps, bisogna «prendere i considerazione la condizione del genitore non coniugato e non convivente per stabilire se essa incide o meno nell’Isee del nucleo familiare del minorenne». Isee corrente. Permette di scattare una fotografia in tempo (quasi) reale dei redditi delle famiglie: si basa sulle entrate economiche degli ultimi 12 mesi (nel caso di perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, anche negli ultimi 2, che saranno moltiplicati per 6). Per richiedere l’Isee corrente il reddito della famiglia deve aver subìto una modificazione pari almeno al 25%. Per ottenere i nuovi Isee è possibile presentare la dichiarazione sostitutiva unica ai Comuni, ai Centri di assistenza fiscale (Caf), all’ente che eroga il servizio o, esclusivamente in via telematica, all’Inps.