Oggi la presentazione e il primo allenamento. Vertice tra il tecnico e il presidente del Cagliari Giulini, c’è sintonia su tutto
di Roberto Muretto
CAGLIARI E’ stata una giornata intensa per Gianfranco Zola. Il nuovo allenatore del Cagliari ha parlato a lungo col presidente Giulini e il direttore sportivo Marroccu. Sono state messe a punto le strategie per l’imminente mercato di gennaio e fatti nomi e ruoli dove è necessario intervenire per rinforzare la squadra. Ma è stata l’occasione per parlare di come “Magic Box” ha intenzione di far giocare la squadra. Nessuna rivoluzione, almeno nella fase iniziale, ma un cambio di modulo graduale per evitare traumi. Il grande giorno. Oggi, alle 14, la prima conferenza stampa. Sarà il presidente Tommaso Giulini a presentare il nuovo tecnico e a raccontare come è nata l’idea di puntare sul fuoriclasse di Oliena. Il patron non dirà mai che un pensierino a Zola lo aveva già fatto dopo la pesante sconfitta in casa con la Fiorentina. Ma ha voluto aspettare perchè esonerare Zeman in quel momento, sarebbe stato come rinnegare un progetto presentato in pompa magna la scorsa estate. Giulini era convinto che il boemo avrebbe potuto rappresentare una svolta. Un cambio di mentalità rispetto al passato. Non è stato così per mille motivi. Ora si riparte con lo stesso entusiasmo, sperando che con un uomo legatissimo alle sue radici, si possa costruire qualcosa che duri nel tempo. Il vice. Tra Zola e Pierluigi Casiraghi c’è grande feeling. I due hanno lavorato insieme con l’Under 21 e anche se ora le parti si sono invertite, hanno le conoscenze e l’esperienza per pilotare la barca rossoblù in acque più tranquille. La situazione del Cagliari è complocata ma non compromessa. Ci sono da giocare 22 partite, la zona salvezza è lontana solo tre punti. I margini di errore sono pochi, serve rimettersi subito in marcia per ridare entusiasmo all’ambiente e a un gruppo col morale a pezzi dopo le ultime deludenti prestazioni. Il Sant’Elia deve tornare a essere una “fortezza” e non terreno di conquista come è stato finora. Non è un caso se quella sarda è l’unica formazione della Serie A che non ha mai vinto in casa. Il calendario. Zola avrà poco più di una settimana per preparare la delicata trasferta di Palermo. Si comincia subito contro un avversario che sta marciando a gonfie vele. I siciliani hanno una classifica bella da vedere e Iachini, che dopo le prime gare sembrava pronto l’esonero, ha trovato la quadratura del cerchio. Dybala e Vazquez sono due “gioielli” che il presidente Zamparini si coccola. Stanno facendo la differenza. Ma il Cagliari non ha tempo per pensare a chi avrà di fronte. D’ora in avanti da ogni partita dovrà raccogliere il massimo per tirarsi fuori dai guai. Dopo il Palermo, in Sardegna sbarcherà il Cesena per uno scontro direto da... guai ai vinti. Il girone di andata si concluderà a Udine, altro test importantissimo. Poi comincerà il ritorno e dopo i match con Sassuolo (in casa) e Atalanta (a Bergamo), il quadro della situazione sarà più chiaro. I tifosi. L’annuncio di Zola come sostituto di Zeman non è stato accolto come ci si aspettava. C’è una frangia di sostenitori del Cagliari che sta manifestando apertamente perplessità sulla scelta. Ma sono in netta maggioranza quelli che sono pronti ad accogliere a braccia aperte il fuoriclasse. Come sempre conteranno i risultati, che se saranno pari all’entusiasmo che Gianfranco Zola sta dimostrando di avere, è facile prevedere che i rossoblù prestissimo si lasceranno alle spalle il mare agitato