Commercio e lavori a Cagliari, secondo Confcommercio serve l'unità di crisi. Bertolotti: "Temporary shops, eventi e più sicurezza e attenzione cantieri".
CAGLIARI - Confcommercio Sud Sardegna chiama a raccolta la prefettura di Cagliari, il Comune, la Camera di Commercio e la Fiera, la Chiesa, la Regione, l'autorità portuale, la Fondazione Banco di Sardegna, i Confidi, il Ctm, l'Apcoa, che gestisce i parcheggi a pagamento in centro, e il Conservatorio di Cagliari per costituire un'unità di crisi che, fin dai prossimi saldi, possa definire proposte operative per rivitalizzare il centro commerciale cittadino, oggi interessato dai lavori.
Tra le idee suggerite la nascita di “temporary shops” all’interno della Fiera o all’interno dei locali commerciali sfitti, eventi e concerti nelle strade o nelle Chiese del centro di Cagliari, più decoro e pulizia imposta ai proprietari di vetrine chiuse e una serie di proposte per mitigare l'impatto dei cantieri. In particolare su questo punto il presidente dell'Ascom del Sud Sardegna, Alberto Bertolotti, propone “massimo rigore sulla sicurezza relativa alle reti di recinzione ed ai passaggi realizzati per la pedonalità delle strade interessate dai lavori. Il recente episodio capitato in via Garibaldi, che solo per un fortunato caso non ha avuto conseguenze gravi, ci ha sconcertato”, esposizione di cartellonistica più chiara, efficace e realizzata con tecniche di comunicazione cortese ed accattivante, utilizzo di teli di recinzione e protezione decorati al fine di limitare il pessimo impatto estetico procurato dai tradizionali teli da cantiere e una ancor più chiara comunicazione del crono programma dei lavori con l'impiego delle maestranze anche nelle ore notturne”. Al Comune la Confcommercio propone di rendere molto più dinamica la rotazione dei parcheggi in centro e di applicare il “modello Salerno” per le luminarie d’artista. Inoltre viene sollecitato un processo normativo per assicurare almeno un minimo di ristoro economico a favore di quegli operatori che si trovino a patire giornalmente le lungaggini esasperanti e la lentezza delle attività di cantiere per opere pubbliche.
“Solo chi non vuol vedere non percepisce il grave pericolo sociale che la crisi economica sta minacciosamente innescando ed alimentando senza pietà – conclude Bertolotti - il nostro ruolo ci impone una forte presa di responsabilità ed il massimo sforzo per consentire alla nostra città di contenere, se non addirittura riuscire ad invertire, il trend negativo e ritornare ad assumere una vitalità e una speranza da tempo dimenticata”.