SINDACATI. Cgil, Cisl e Uil bocciano il piano di riforma
Cgil, Cisl e Uil sollecitano modifiche al testo di riforma della Giunta. Secondo i segretari regionali della Funzione pubblica - Nino Cois, Davide Paderi e Fulvia Murru - «occorre agire per migliorare la bozza della Giunta, rafforzando le tutele, chiarire l'assetto istituzionale e organizzativo e avere tutte le risorse finanziarie per gestire anche i tagli nazionali. Il primo giudizio è pertanto negativo e tutte le insidie dovranno essere superate con una riforma di maggiore garanzia e chiarezza». «La vertenza nazionale sul riordino degli enti intermedi e gli effetti della riforma Delrio sono entrati nel confuso dibattito sardo sulla riforma degli Enti locali e sull'assurdo post-referendum». Per Cgil, Cisl e Uil, «il nuovo assetto intermedio nascerà anche da un processo decisionale dal basso, anche per questo non sarà breve, ma il criterio sembra puntare comunque a una riduzione, anche nel nuovo livello intermedio, degli attuali confini e specificità. A questo si aggiunge che non vi è ancora traccia sulle Asl, come previsto nella apposita norma». I sindacati pongono l'accento «sull'assoluta salvaguardia dei posti di lavoro, tutti, anche se la bozza in alcuni punti va rafforzata. Nella fase transitoria non ci sarà alcuna modifica di datore di lavoro e dopo la norma si prevede una fase tecnico-giuridico-funzionale, dove le oltre 100 funzioni verranno riallocate e il personale seguirà le stesse».