CENTRODESTRA. La polemica

«Tutto disatteso: semplificazione, risparmio, volontà dei sardi». Il coordinatore regionale di Forza Italia Settimo Nizzi boccia senza appello il disegno di legge di Riordino degli Enti locali annunciato dalla Giunta regionale. «E' una riforma sbagliata», dice l'ex sindaco di Olbia, «perché riesuma le quattro vecchie province storiche».
Non solo. «Le province non sono state cancellate dopo che i sardi si erano espressi con il referendum, e adesso continuano a vivere con più poteri sotto la guida dei commissari. A questo, si aggiunge adesso anche l'aggravante che quelle storiche godrebbero di rinnovata vitalità, mentre una zona come la Gallura rischia di tornare a essere la periferia della Sardegna». «Il sistema che istituisce la riforma è confuso», aggiunge Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori. «Oltre alle Province, prevede la città metropolitana di Cagliari, Unioni dei Comuni e associazioni di Unioni di Comuni, in un guazzabuglio istituzionale che lascia esterrefatti». «Non torneremo a su connottu», gli fa eco Nizzi, «la Gallura non lo accetterà, e i signori della Regione sappiano che qui c'è un territorio pronto a dare battaglia con ogni mezzo civile per ostacolare questo disegno della Giunta». «Sono dilettanti allo sbaraglio», rincara la dose Cossa. «La Giunta preferisce creare strutture e sovrastrutture per continuare a innaffiare piccoli orticelli utili solo a conservare rendite di posizione e poltrone. È un disastro che la Sardegna pagherà caro. Su questa riforma la nostra opposizione e vigilanza saranno massime», conclude. (ma. mad.)