Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Slitta il riordino degli Enti locali Aumenta la paura dei lavoratori

Fonte: L'Unione Sarda
24 dicembre 2014


GIUNTA. Il ddl sarà approvato il 29 dicembre. Erriu assicura: «Nessuno resterà a casa»

 


Slitta il via libera dell'esecutivo Pigliaru al disegno di legge di riordino delle autonomie locali. Il provvedimento - che non sta facendo dormire sonni tranquilli ai sindacati e ai duemila lavoratori delle province sarde - sarà approvato dalla Giunta nella seduta del 29 dicembre. Contestualmente, il Consiglio regionale (che si riunisce lo stesso giorno) dovrà adottare un atto che consente alla Sardegna di derogare ai tempi dati dal Governo con la legge di Stabilità (la fine dell'anno, e in tutta Italia è in atto una rivolta) per smantellare il vecchio sistema degli enti e avviare i processi di mobilità.
«La situazione è ovviamente molto complessa e intricata», spiega l'assessore Cristiano Erriu, «stiamo facendo da mesi un lavoro delicatissimo di razionalizzazione per minimizzare l'impatto che potrebbero avere le decisioni già adottate dallo Stato con la cancellazione graduale delle province. Comprendo le preoccupazioni dei dipendenti, ma mi sento di rassicurare tutti: procediamo con serenità e condividendo ogni scelta, nessuno resterà a casa». Intanto è già stata deliberata la nascita di un Osservatorio che provvederà a riscrivere il futuro degli enti: con la definizione degli ambiti ottimali adeguati per gestire le diverse funzioni, soprattutto riguardo a servizio idrico, rifiuti e sanità, poi le competenze da ridistribuire, le persone, le risorse, le varie piante organiche, la partecipazione diretta dei territori e degli uffici. «Certo», aggiunge Erriu, «adesso dobbiamo guadagnare un po' di tempo, e lo possiamo fare grazie alla nostra specialità, prorogando i termini, ma se qualcuno vuole rallentare sbaglia, dobbiamo invece accelerare il processo di semplificazione dei livelli amministrativi e di governo per una maggiore qualità ed efficacia nell'erogazione dei servizi ai cittadini».
La “rivoluzione” è attesa in Aula a marzo. Il ddl di riordino del sistema delle autonomie locali, composta di 60 articoli, è già stato presentato alla conferenza Regione-Enti locali e ai sindacati. Oltre alle quattro Province storiche di Sassari, Oristano, Nuoro e Cagliari, che cambierà il nome in Sud Sardegna, viene istituita la città metropolitana di Cagliari e le Unioni dei comuni che avranno personalità giuridica. Poi, saranno create anche le associazioni delle Unioni dei comuni che saranno articolate all'interno degli ambiti territoriali strategici. Per ora la legge non individua quali e quanti saranno questi ambiti (lo farà l'Osservatorio) sui quali costruire anche le nuove estensioni territoriali delle Asl, ma nella proposta dell'assessore Erriu, l'Isola viene suddivisa in sette zone per l'esercizio coordinato delle funzioni di area vasta anche in coerenza con i piani locali unitari di servizi alle persone (Plus).
Le Unioni saranno costituite da almeno quattro comuni con popolazione complessiva non inferiore a 10 mila abitanti, avranno potestà statutaria e regolamentare e gli organi saranno individuati nell'assemblea dei sindaci, nel presidente e nel consiglio di amministrazione. Tutte le cariche, come anche quelle delle Province restanti (presidente e consiglio provinciale) e della città metropolitana di Cagliari (sindaco, assemblea e cda metropolitani), saranno a titolo gratuito.
Cristina Cossu