Un percorso di progettazione partecipata sull'ex carcere di Buoncammino, per decidere cosa fare di una struttura che è vero e proprio monumento architettonico risalente al 1855 situato in uno dei punti più suggestivi del Mediterraneo.
Lo ha organizzato per domani alle 15,30, nella sala convegni della Fondazione Banco di Sardegna (via S. Salvatore da Horta 2), il Fondo Ambiente Italiano. L'iniziativa, chiamata “Nuove strade per Buoncammino“, è aperta a chiunque voglia intervenire, per un massimo di 5 minuti, con una proposta. L'insieme degli interventi costituirà il vocabolario Fai delle “Nuove strade per Buoncammino”.
«Il monumento (di ciò si tratta) sfiora l'ettaro e mezzo di superficie ed è il complesso architettonico più vasto della città - spiegano dal Fondo Ambiente Italiano -. La recente chiusura è un'opportunità per discutere sul suo riutilizzo e su quello delle tante strutture pubbliche in via di dismissione. L'interesse di media e social deve tradursi in momenti di confronto pubblico».
Un'iniziativa nello spirito dell'associazione ambientalista che «con le sue attività, idee, iniziative, contribuisce a restituire alle comunità i luoghi che ne hanno costruito le geografie esistenziali, paesaggistiche, estetiche, proponendo con il coinvolgimento della cittadinanza modelli di recupero e rifunzionalizzazione. Le pregiate architetture civili e militari in via di dismissione che abitano le nostre città devono diventare il fulcro di un nuovo modello di sviluppo».