Per cominciare, una torta con panna e lumini scoppiettanti sul guidone blu. Lo Yacht Club Cagliari, per festeggiare a modo suo, dovrà aspettare la primavera. Quando il clima mite consentirà la massima partecipazione alla regata velica del cinquantenario, che il circolo ha festeggiato in questi giorni.
Risale infatti al 17 dicembre 1964 l'atto costitutivo dell'associazione sportiva, fondata con lo scopo di promuovere gli sports nautici. Un obiettivo centrato in pieno: dalla sede provvisoria alla Scafa, nel cantiere dei fratelli Manca, a quella attuale di Marina Piccola, il sodalizio ha dato un input decisivo alla pratica sulle derive, olimpiche e non. Ha tirato su generazioni di velisti, tanti campioni. Ancora oggi è tra i primi cinque circoli in Italia per il settore giovanile. Un'attività, quella del vivaio, svolta in parallelo con l'organizzazione di regate nazionali e internazionali di altissimo livello, la prima (il campionato mondiale Flying Dutchman) nel 1983. In tanti, dopo le regate, sono tornati con le famiglie.
E il passaparola ha costruito l'immagine di città di sole e vento. «La vela deve diventare attrattore turistico tutto l'anno, il pretesto per incontri e scambi tra professionisti ed eccellenze di mondi diversi, la porta d'ingresso alla città», sostiene il presidente, Alberto Floris, «per farla crescere nel modo giusto, servono strutture adeguate, dove poter accogliere chi arriva e allevare al meglio i nostri giovani». (cl. m.)