Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bifamiliare abusiva: metà casa sarà salvata?

Fonte: L'Unione Sarda
19 dicembre 2014


MOLENTARGIUS. Lunedì verifica dei consulenti della Procura

 


Metà villa potrebbe eventualmente restare in piedi (lo deciderà il Tar), ma anche se così fosse non è detto che l'altra metà non potrebbe essere demolita ugualmente. Il prossimo passo della Procura è proprio quello di capire se sia possibile abbattere soltanto una parte della casa bifamiliare abusiva costruita all'interno del Parco di Molentargius. È per avere un parere autorevole in merito che nei giorni scorsi la Procura ha disposto un accertamento tecnico e incaricato un consulente, l'ingegnere Sabrina Cucinotta.
PAROLA AGLI INGEGNERI L'accertamento verrà fatto già lunedì mattina sul posto, a Medau Su Cramu. Dove dovrebbe essere presente anche un consulente nominato dalla difesa (gli avvocati Mariano e Massimo Delogu), l'ingegnere Raffaele Lorrai. Il parere degli esperti si è reso necessario poiché le due villette (attaccate) di proprietà dei fratelli Lazzarino e Gianfranco Porcu potrebbero avere destini diversi. Entrambi hanno fatto ricorso contro gli ordini di demolizione (di Comune e Tribunale) che pendono sopra i loro tetti, costruiti senza autorizzazione in un'area vincolata di grande interesse ambientale e paesaggistico.
DUE STRADE AL TAR I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di sospensiva cautelare presentato da Giancarlo Porcu, che ha ricevuto l'ordine di demolizione dal Comune. Per lui quindi le ruspe resteranno spente in attesa della sentenza nel merito, prevista il 18 marzo. Per il fratello Lazzarino, invece, (al quale viene imposto di demolire con una sentenza del 1997) i giudici di piazza del Carmine si pronunceranno sulla richiesta di sospensiva il 13 gennaio: la sua situazione è più complessa e anche più a rischio. Sulla casa di quest'ultimo pende già un giudizio negativo: un primo ricorso contro l'ordine di demolizione del Tribunale penale è stato respinto dal giudice dell'Esecuzione. Così, alla luce della strategia difensiva adottata dai legali dei fratelli Porcu, Paolo e Eulo Cotza, che sembra voler tentare di salvare almeno una parte del fabbricato (separando i due procedimenti), anche la Procura ha fatto il prossimo passo: capire se sia possibile buttar giù soltanto una parte dell'edificio.
Veronica Nedrini