Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Raccolta dei rifiuti porta a porta, il Tar dà ragione all'Ati

Fonte: L'Unione Sarda
19 dicembre 2014


 

Il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta in città torna al punto di partenza. Nella causa legale tra le due società che si contendevano l'appalto (da un lato Econord, Genesu, Spurghi e Campidano ambiente, assistite dall'avvocato Antonello Rossi; dall'altro, la De Vizia), pare averla spuntata la prima, un'associazione temporanea di imprese che già la scorsa primavera aveva superato i concorrenti grazie a un ribasso economico dell'8 per cento (contro il 5 per cento dell'altra azienda, che però complessivamente aveva ottenuto 1,5 punti in più) su una gara da 236 milioni di euro più Iva.
La decisione è del Tar, cui la società aveva fatto ricorso dopo il ribaltamento di quel risultato arrivato lo scorso agosto, quando l'appalto era stato affidato in via provvisoria alla società De Vizia. Iniziativa legata allora alla parte di investimento dedicata dalla Ati alla sicurezza sul lavoro: 500 mila euro, cifra «indeterminata» secondo la De Vizia. Da sborsare ogni anno per tutti i sette anni del contratto, o una somma da concedere una tantum? Su questo punto la società seconda in graduatoria aveva chiesto chiarimenti. La commissione aveva ritenuto sussistere una «carenza di certezza» e aveva ribaltato il risultato della gara. Econord, Campidano Ambiente e Spurghi avevano chiesto subito al Comune la sospensione del procedimento in autotutela preannunciando poi il ricorso. La Campidano ambiente, il cui rappresentante legale è l'ingegnere Francesco Bonfiglio, ha ammesso l'errore iniziale sulla incertezza, cui però avrebbe posto rimedio. «Con noi i cagliaritani pagherebbero 6,3 milioni di euro in meno di tasse», cioè la differenza tra i due ribassi d'asta. Ieri notte il Tar avrebbe deciso di ribaltare nuovamente l'esito della gara. Oggi se ne conoscerano i motivi. (an. m.)