Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Caos manovra, il voto slitta a oggi

Fonte: La Nuova Sardegna
19 dicembre 2014

La commissione Bilancio non chiude, fiducia sul maxiemendamento. Tra le novità Tasi e Irap, incertezza Province


ROMA È caos manovra in Parlamento. Slitta infatti a oggi il voto di fiducia del Senato, per il ritardo nella presentazione del maxiemendamento, annunciato dal governo per ieri, dopo che la maratona notturna non era bastata per chiudere l’esame della legge di stabilità in commissione. Il testo è arrivato così in Aula a Palazzo Madama senza le modifiche, pur attese e concordate, che la Bilancio non è riuscita a finire di votare. Ritocchi e novità che dovrebbero però essere recuperate dal maxiemendamento che il governo sta mettendo a punto in una corsa contro il tempo per permettere il via libera del Senato e l’ultimo passaggio di ratifica alla Camera prima di Natale. Ecco le principali misure con le novità previste nel maxiemendamento. Tasse casa. Il governo dice stop all’aumento delle tasse sulla casa (Tasi) anche nel 2015. Le aliquote massime restano quelle del 2014. Irap. Credito d’imposta Irap per le imprese senza dipendenti a partire dal 2015: sarà pari al 10% dell’Irap (calcolata al 3,9%). La misura ’costà 163 mln. Province. Scatta la mobilità per i dipendenti in esubero, da ricollocare prioritariamente in Regioni e Comuni. E per due anni conserveranno il posto di lavoro. Arrivano 60 milioni per mantenere i servizi per l’impiego. Election day. Arriva l’election day per le elezioni amministrative e regionali del prossimo anno. Poste. In arrivo 535 milioni per il 2014, in attuazione di una sentenza europea sugli aiuti di Stato e salvo il compenso per l’erogazione della social card. Rivisto anche il servizio universale: il postino suonerà meno e le tariffe saranno più flessibili. Fondi e casse. Credito di imposta per le Casse previdenziali privatizzate e per i Fondi pensione per gli investimenti infrastrutturali, riducendo così l’aggravio fiscale previsto dalla manovra. Fondazioni. Pagheranno tasse su una quota maggiore di dividendi ma per compensare la retroattività della misura arriva un credito d’imposta dal 2016. Patronati. Meno tagli per altri 40 milioni ai patronati (la cui sforbiciata si riduce a 35) e anche al fondo per la contrattazione di secondo livello. (da 238 a 208 milioni nel 2015). Regime dei minimi. Cambia la soglia. Vengono esclusi dalle agevolazioni coloro il cui reddito supera i 20.000 euro. Giochi. Nel 2015 si punta a fare cassa per 850 milioni con un combinato disposto di misure che vanno all’anticipazione della gara del lotto ai tagli all’aggio. Arriva anche la sanatoria per i centri scommesse non autorizzati. Debiti Pa e Iva. Le maggiori entrate Iva sui pagamenti dei debiti della P.a si fermano a quota 240 milioni nel 2014 contro i 650 milioni previsti ma l’aumento delle accise non scatterà. Pellet. Sale dal 10 al 22% l’Iva applicata sul combustibile ricavato da segatura. Si punta a incassare 96 milioni di euro. Regioni. Arriva 1 miliardo per l’allentamento del Patto di stabilità, che le Regioni potranno girare ai comuni. Scuola. Esclusione delle spese per l’edilizia scolastica dal patto di stabilità per province e città metropolitane. 130 milioni per il personale addetto alle pulizie delle scuole e 64 mln per coprire le supplenze brevi di docenti e non. Invalsi. Arrivano le modifiche per l’istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) e all’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica). Servizio civile e periferie. Arrivano 50 milioni per il primo e fondi anche per il piano urbano di riqualificazione delle periferie. Epatite C. Sarà in totale di 1 miliardo in due anni il fondo per la cura dell’epatite C con il nuovo superfarmaco.