Alla Mem di Cagliari
D onne che hanno paura, che con un filo di voce chiedono aiuto. Altre, quella voce non hanno fatto in tempo a tirarla fuori. E poi bambini e ragazzi, tutti vittime di violenza che hanno bisogno di protezione. A tutti loro è dedicata la manifestazione che per oggi l'associazione culturale Elet ha messo in piedi alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari. Si chiama “Io salvo la Regina” ed è un inno all'educazione quotidiana al rispetto delle donne e delle differenze di genere. Sarà una giornata intensa, dalle 11 fino a tarda sera, con un programma ricco di appuntamenti da non perdere.
Si comincia con l'inaugurazione della mostra di Valentina Cardia e Claudia Giuseppetti e la partecipazione di “Uccidi anche me” , il progetto fotografico di Fiorella Sanna e Francesca Madrigali, e l'esposizione della mostra fotografica dell'associazione “Io non ho paura”. Nel pomeriggio partirà l'attività di sensibilizzazione da parte delle associazioni coinvolte e i laboratori a cura di Special Olympics, ci sarà spazio per la lezione di difesa personale e per quella di bon ton. Barbara Nieddu reciterà il monologo “L'uscio di carta” scritto da Nicoletta Pusceddu. Il reading tratto dallo spettacolo “Donne senza più paura” ispirato al libro “Ferite a morte” di Serena Dandini sarà interpretato dall'associazione Genitori per la scuola, l'Arc presenterà il corto vincitore del concorso Sardinia Queer Short Film Festival, Stefania Perda danzerà sulle note di “Le Donne”, scritta da Ettore Gasperini, Francesca Ena introdurrà il corto “L'amore impossibile” di Cristian Castangia e Stefano Zedda e Alessandra Addari presenterà il libro “Regina delle ombre” di Angelica Piras. Alle 21 ci si trasferirà ai Sette Vizi dove il corto di Simeone Latini, il flamenco di Francesca Morescalchi e il tango di Silvia Fracchia e Bernard Gagnè accompagneranno il buffet di beneficenza il cui ricavato andrà all'associazione “Io non ho paura di Iglesias”. Un riadattamento dello spettacolo “Dissacrantemente Lucide… Lucidissime” vedrà infine sul palco la tagliente ironia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio. (gr.pi.)