Appalto rifiuti
Gli avvocati di entrambe le parti sono stati ascoltati e il Collegio di giudici si è riservato. Ciò significa che arriverà massimo entro un mese (o poco più) la sentenza del Tar sul ricorso presentato dall'associazione temporanea di imprese (Ati) contro la concorrente De Vizia, vincitrice dell'appalto provvisorio per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta in città.
L'avvocato Antonello Rossi, che tutela la società Campidano Ambiente, ieri mattina davanti ai giudici amministrativi ha sostenuto che «l'esclusione della Econord - una delle aziende che fanno parte dell'Ati - per una presunta indeterminatezza dell'offerta è illegittima. L'offerta - ha specificato il legale - in realtà era indeterminata e anche più vantaggiosa, perché garantirebbe al Comune un risparmio di sei milioni e mezzo per i sette anni di servizio previsti dal bando».
A bussare alle porte del Tribunale amministrativo sardo era stata l'Ati cui era stato in un primo tempo assegnato e poi tolto l'appalto da 280 milioni di euro in favore della De Vizia. L'esito della gara era stato ribaltato a fine agosto, quando il Comune, ravvisando una «carenza di certezza» sulla quota d'investimento che i primi classificati avevano indicato per la sicurezza, aveva deciso affidare temporaneamente il servizio alla De Vizia. Da qui era nata la battagli al Tar, ora si attende la sentenza. (v. n.)