Per 54 anni anni è stato alla guida della scorta di Sant'Efisio
Autore: Redazione Casteddu Online il 16/12/2014 18:33
Cinquantaquattro anni alla guida dei miliziani che scortano Sant’Efisio, oggi cerimonia in Consiglio comunale in ricordo di Salvatore Viola, morto nell’agosto scorso. Per l’occasione un ingrandimento della foto del decano dei miliziani è stata donato ai familiari e agli stessi miliziani. Il ricordo del sindaco Massimo Zedda che in Consiglio comunale ha letto un pensiero scritto da Salvatore Viola solo pochi mesi fa. "Sin da bambino, anche durante la guerra, seguivo mia madre che camminava dietro Sant’Efisio. Per me e la mia famiglia Sant’Efisio è una figura molto importante. Da 54 anni sfilo come miliziano a cavallo, tramandando la mia totale devozione anche ai miei figli e nipoti. Oggi che ho la veneranda età di 84 anni, come sempre attendo impaziente che arrivi il 1 maggio e così fino al 4 maggio, per sfilare col mio cavallo bianco affiancato dai miei figli Francesco e Marco e da mio nipote Matteo.” “Salvatore – ha sottolineato Zedda - volle farci dono di queste sue memorie in occasione dell’iniziativa del Comune di Cagliari di agire concretamente per la salvaguardia della Festa di Sant’Efisio. Un atto che abbiamo fortemente voluto anche per il profondo rispetto che nutriamo per quegli uomini e quelle donne che non hanno mai smesso di trasmettere ai più giovani i loro valori e che, oggi, rischiamo di non ascoltare più, distratti, come siamo, dal rumore che ci circonda. Se ci soffermiamo su queste poche, semplici, parole, ci rendiamo conto che esse racchiudono una vita intera e, al contempo, secoli di storia. Anche grazie a lui, i Miliziani rappresentano ancora oggi, a quasi quattro secoli di distanza, una delle componenti fondamentali del Rito di scioglimento del voto e della Festa di Sant’Efisio. E così come l’Alter Nos, il Delegato del Capitolo Metropolitano, il Terzo Guardiano, l’Arciconfraternita, costituiscono elementi inseparabili dal Voto che la municipalità di Cagliari rivolse a Sant’Efisio, i Miliziani di Salvatore sono custodi della nostra Memoria collettiva, sono, e devono continuare ad essere, una figura simbolo dei valori e degli ideali fondanti della nostra Comunità. Le parole di Salvatore, così cariche di spiritualità e di speranza per le generazioni future, ci invitano infatti a non farci trarre in inganno dall’aspetto marziale dei suoi miliziani. Egli ci invita a difendere quanto di più prezioso oggi possediamo: la pace e la concordia che, dopo secoli di guerre e sofferenze, così faticosamente abbiamo raggiunto”.