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Le bollette pazze di Abbanoa? "Un'invenzione, costi alti dovuti a perdite idriche"

Fonte: web SardegnaOggi.it
17 dicembre 2014

 

Le bollette pazze di Abbanoa? "Un'invenzione, costi alti dovuti a perdite idriche"
Deposito cauzionale e bollette pazze. Confcommercio, Confindustria e Confartigianato criticano Abbanoa. “Un ente nato morto, che non spende le risorse e produce debiti”. La replica: “Ubbidiamo a norme nazionali, le bollette alte spesso legate a perdite delle tubature”.



CAGLIARI – Doveva essere un confronto 'acceso', così è stato: anzi, anche qualcosa di più. I toni non sono rimasti bassi all'incontro 'Acqua: bene comune o business', promosso dal gruppo consiliare 'Centro Giovani-Patto per Cagliari'. I rappresentanti delle associazioni di categoria degli industriali e dei commercianti hanno snocciolato tutte le 'pecche' di Abbanoa, che si è difesa col responsabile del settore della conciliazione. La sintesi estrema delle due ore di dibattito è che il gestore unico del servizio idrico integrato si trova la barra 'contro' da più associazioni. In sua difesa, Abbanoa punta il ragionamento sul fatto che la situazione si può migliorare ma le responsabilità 'reali', in merito a disservizi o gabelle da pagare, sono alquanto limitate.

LE ACCUSE. “Abbanoa ha avuto a disposizione somme ingenti nel 2006 e nel 2010 per far partire dei cantieri mai iniziati, si tratta di centinaia di milioni di euro. Così facendo rimangono disoccupati migliaia di lavoratori”, afferma il presidente di Confindustria Sardegna, Maurizio De Pascale, “ricordo che si tratta di una società partecipata, deve esserci un giusto controllo dei costi. Il bilancio di pareggio non basta, la gestione di Abbanoa deve portare a degli utili. La fatturazione delle bollette due volte l'anno non basta, deve essere fatta ogni mese”. Rincara la dose Mauro Murgia, numero uno di Federalberghi Sud Sardegna e rappresentante di Confcommercio Sud Sardegna: “Altre imprese falliscono per molto meno, volendo fare un paragone con l'attuale situazione di Abbanoa. Il nuovo amministratore unico ha portato qualche ventata di novità, ma è ancora troppo poco. Il settore alberghiero soffre le bollette troppo alte e anche la novità del deposito cauzionale”. Analisi impietosa anche quella di Luca Murgianu, presidente Confartigianato: “Indispensabile trovare una soluzione per Abbanoa, sta marciando decisamente malee anche il nostro settore è vittima di tariffe troppo alte”.

LA REPLICA. Al convegno doveva essere presente Sandro Murtas, Direttore generale di Abbanoa. Un contrattempo dell'ultimo minuto porta al sottopiano 'Search' Ivo Picciau, responsabile del settore conciliazione: “Il 75 per cento degli utenti ha già pagato per intero o in parte il deposito cauzionale, è una decisione imposta da normative nazionali. Le famiglie con un Isee di massimo diciannovemila euro sono esentate. Le bollette pazze sono una trovata giornalistica”, spiega Picciau tra i mugugni dei presenti in sala, “nell'ottanta per cento dei casi è un fatto legato a perdite idriche occulte, stiamo infatti portando avanti tante situazioni di conciliazione. Le fatturazioni semestrali delle bollette non possono essere modificate, come tempi, sennò salirebbe troppo il costo degli adetti alle letture dei contatori. Il consumo medio annuale di acqua di una famiglia sarda è di 210 euro. L'acqua è una risorsa, i cittadini pagano i nostri servizi, come la potabilizzazione”. Dal versante Adoc, Giuliano Frau rimane in una posizione quasi neutra: “Il deposito cauzionale sposa il principio di solidarietà del voler evitare problemi, e dipende dall'autorità di ambito. Abbanoa deve esistere, ma deve essere governata in maniera più congrua”.

Alla fine arriva l'analisi dell'organizzatore del convegno, il consigliere comunale Pierluigi Mannino (Patto per Cagliari): “Abbanoa non può fare il gabelliere ma deve dare un buon servizio, con costi accettabili. L'acqua è un bene pubblico, una risorsa scarsa che va gestita al meglio e garantito a tutti”, osserva Mannino, “tutto è perfettibile, c'è ancora molto da lavorare”.