Teatro. Mercoledì il taglio del nastro dopo i lavori realizzati per ridare splendore alla storica struttura
La stagione ospiterà da subito tutti gli spettacoli di prosa previsti nel cartellone dell'Alfieri
Un'inaugurazione in grande stile per la riapertura del teatro Massimo. Mercoledì si riaccendono le luci sulla storica struttura dove, da subito, riprenderanno gli spettacoli. Nel palcoscenico del Massimo infatti sarà spostato tutto il cartellone di prosa dell'Alfieri. E non solo: la commissione cultura del Comune ha già proposto che il piccolo teatrino che si trova dentro la struttura sia messo a disposizione delle associazioni culturali cagliaritane.
OPERETTA E VARIETÀ saranno di nuovo ospitati nella storica struttura. Si inizia con il primo spettacolo appena dopo l'inaugurazione di mercoledì mattina, per poi dare il via alla grande stagione che ridarà l'antico splendore al teatro. Al Massimo infatti saranno dirottati tutti gli spettacoli di prosa che, adesso, sono in cartellone al teatro Alfieri. «In modo da iniziare subito a pieno regime», ha spiegato Maurizio Porcelli, presidente della commissione cultur a . C he po i h a a g g i u n t o : «Abbiamo proposto che le associazioni culturali presenti in città possano usufruire dello spazio del teatrino che conta duecento posti. Perché il teatro Massimo deve essere aperto alla cittadinanza e alle iniziative culturali, come quando è stato fondato». E come allora, non solo sarà un centro di cultura, ma anche uno spazio aperto per tutti i cagliaritani. Anche per questo, al taglio del nastro, oltre alle autorità, è invitata tutta la cittadinanza. Che potrà quindi riniziare a usufruire di uno spazio che, per numerosi anni, è rimasto chiuso. Fino a quando il Comune ha deciso di iniziare l'opera di ristrutturazione costata più di sette milioni di euro. Lavori che, però, sono stati i n t e r r o tt i p e r u n p e r i o d o «quando sono state ritrovate le antiche cisterne romane - ha precisato Porcelli - ma adesso finalmente è tutto pronto e mercoledì ci sarà il taglio del nastro».
LA STORIA. Il teatro fu fondato da un gruppo di imprenditori alla fine degli anni 40, e da allora è sempre stato un punto di riferimento per gli artisti, quasi una sorta di “battesimo”. Esattamente nel 1944, alcuni imprenditori decisero di scommettere sull'arte e la cultura. Una società che quattro anni più tardi si modifica e poi inizia a operare attivamente. Tra i soci, ci sono anche Mario Zunino, Ivo Mazzei e la moglie Lina, che ha lavorato per lo splendore del Massimo. «Tutta la città ha amato questo teatro - ricorda la figlia di Giuseppe Rossi, uno dei fondatori - che è sempre stato aperto a tutti, senza nessuna distinzione di ceto sociale. È sorto tra le botteghe degli artigiani, dove era viva l'arte. E adesso finalmente, grazie al Comune, i teatro Massimo potrà essere restituito ai cagliaritani ». ¦ ALE.LO.