Nuovo caso
Pronti a non far entrare i loro figli se il compagnetto troppo vivace, di appena otto anni, non avrà un educatore al suo fianco durante le lezioni. Succede in una scuola elementare del Cagliaritano. I genitori preoccupati per gli ultimi episodi avvenuti in classe si sono rivolti al dirigente scolastico e al sindaco del paese. È arrivato l'impegno: trovare una soluzione nel giro di poche settimane. Altrimenti scatterà la protesta.
In appena un mese questo è il quarto caso di rivolta da parte di genitori preoccupati per la sicurezza dei loro figli. Due episodi a Cagliari, altri due in provincia. Il bambino definito “problematico” avrebbe anche colpito la maestra finita al pronto soccorso. Una situazione che andrebbe avanti dall'anno scorso. Le famiglie non chiedono l'allontanamento del bambino, ma che sia affiancato durante le lezioni da un educatore. «Questo prima di tutto per il suo bene. In secondo luogo per tutelare anche gli altri bambini. Vogliamo che in classe si possa lavorare senza disturbi o pericoli. Ma non vogliamo che il bambino sia allontanato. Non è giusto. Deve però essere seguito», spiegano dalla scuola.
La protesta stava per sfociare in uno “sciopero” la settimana scorsa. Poi, una serie di incontri con il dirigente scolastico e, successivamente, con il sindaco del paese ha permesso di bloccare la rivolta. È arrivata la promessa di trovare un educatore per il bambino di otto anni. I genitori dei compagnetti hanno deciso di attendere la risoluzione del problema, congelando lo sciopero. «Pazienteremo ancora qualche settimana. Siamo fiduciosi». (m. v.)