SASSARI. «L’argomento non era all’ordine del giorno ma inevitabilmente sarà centrale. Approfondiremo». Gianfranco Fara (nella foto), presidente del Coni regionale sardo, è membro del Consiglio nazionale del Coni che giovedì a Roma si riunirà per la prima volta dopo l’annuncio della candidatura olimpica che coinvolge anche la Sardegna. «Il fatto di essere stati presi in considerazione ci fa naturalmente onore – spiega il numero uno isolano del Coni –, anche perché alle radici della preferenza ci sono ragionamenti positivi in merito a strutture, opportunità, capacità delle persone e competenze specifiche. Si parla dell’hockey su prato e della vela, e in queste due discipline diamo dei punti a tutti, in Italia e non solo». Non è rimasto sorpreso, Fara, della scelta di Malagò. «È un grande amico della Sardegna, la conosce anche sotto l’aspetto dello sport. L’ultimo volta è stato nostro ospite in occasione della finalissima della Fed Cup di tennis a Cagliari e ha avuto solo parole di elogio. Oltretutto conosce bene le capacità di tanti nostri dirigenti, come Binaghi nel tennis o Delpin nel calcio, e se può fare qualcosa per la Sardegna la fa, con un occhio di riguardo». Vela e hockey su prato, la candidatura sarda è per queste discipline «perché nell’hockey la Sardegna rappresenta un punto di riferimento importante – prosegue Gianfranco Fara –, con tante squadre in serie A1 e più impianti solo da elevare al livello richiesto, mentre la vela è lo sport più bello che ci sia, ed è anche un’importante chance sotto il profilo economico. C’è l’opportunità di mettere in campo risorse importanti, strutture che rimarrebbero. Che si tratti della Maddalena o della Costa Smeralda. Ma anche Cagliari non è da trascurare. Ulteriori ipotesi per altre discipline da ospitare in Sardegna? Non è facile avanzarne, vedremo le proposte degli altri e la programmazione complessiva, ma se hanno scelto noi vuol dire che siamo in grado di fornire le opportune garanzie, e non soltanto nella vela e nell’hockey su prato». (mac)