Al mercato di via Quirra mostra di foto “eureca!”
È una giornata come tutte le altre, al mercato di via Quirra, Is Mirrionis. Ma non è come tutti gli altri giorni il vocio che corre fra un banco e l'altro e neppure il tempo della spesa delle donne. In un ordinato banco di granaglie e frutta secca, si sente dire: «È tutta bella, ma la parte della televisione è ancora più bella». In un altro di agrumi appena colti, un signore dice di andare tutte le mattine «a guardare lì il suo quartiere perché in foto è molto più bello». Una ragazza tira per il braccio l'amica invitandola nella “stanza nera”, un'altra si aggiunge a un gruppetto davanti a una sequenza di scatti che ritraggono un interno. È un reportage da una casa di un malato, ma non un viaggio nel dolore, bensì nell'amore. In un amore alto, quello delle attenzioni particolari, il fazzoletto piegato sulla federa, gli spicchi di arancia nel piattino, pronti per essere imboccati dalla moglie, altarini con santi e fotografie. Una sequenza di vita privata, nella sua più delicata sfera, quella della malattia, condivisa dalla collettività attraverso scatti di grande tatto.
Questa ed altre sono le straordinarie sensibilità scaturite dalla seconda operazione di arte pubblica (la prima ha interessato Sant'Elia, con l'artista Marinella Senatore) messa a segno dai Musei Civici di Cagliari, diretti da Annamaria Montaldo, in collaborazione con l'agenzia fotografica Prospekt. Un percorso iniziato con la residenza artistica di due acclamati fotografi, Vanessa Winship e George Georgiou, che da marzo a maggio 2014 hanno fotografato, vivendoci dentro, i quartieri di Is Mirrionis e San Michele, raccogliendo gli esiti del loro lavoro nella mostra “This Is Mirrionis”, visitabile ancora fino al 9 gennaio alla Galleria Comunale d'Arte, che, grazie a questa iniziativa, è stata frequentata anche da persone che non avevano mai visitato un museo. Negli stessi mesi all'Exmà si sono tenuti corsi di formazione in reportage fotografico, video e audio, gratuiti e aperti a tutti, anche a chi non aveva alcuna esperienza, ai quali hanno preso parte una sessantina di allievi, fra abitanti dei due quartieri interessati e altri. Adesso, fino al 9 gennaio, ecco questa festa delle emozioni e dell'incontro, dentro al luogo più vitale che una città possa offrire, il mercato civico.
All'interno di quello di via Quirra è in scena “eureca!”, questo il titolo della mostra, selezione di fotografie realizzate dai corsisti che hanno esplorato volti, case, strade, negozi, tempo libero, paesaggi, natura dei due quartieri con un approccio mai didascalico ma conferendo tagli particolari, evitando la banalità della descrizione a vantaggio del racconto, dell'evocazione, dell'astrazione. Hanno lavorato bene, i curatori Samuele Pellecchia, Jonatan Zenti e Arianna Cocchi, stimolando i partecipanti a produrre scatti e video in bianco e nero e a colori, e invitando gli abitanti a portare foto storiche. Proposte insieme nell'allestimento, voluto dalla Montaldo dentro al mercato, questi scatti ricostruiscono l'epos di due quartieri che nell'immaginario della città sono sensibili, difficili, e che invece qui, attraverso il filtro della fotografia, si scoprono sotto inattesi aspetti di umanità, bellezza e poesia. Alla fine del percorso, si ha accesso ad una stanza buia dove una videoinstallazione ripercorre tutto il lavoro fatto in sette mesi di foto, camminate, seminari, mostre, interviste. Una stanza dove entrano donne col carrellino della spesa e guardano passare in rassegna il loro quartiere, che là, grazie all'accurata regia di Pellecchia e all'effetto cinema, diventa quasi un mondo magico.
Raffaella Venturi