Una visita «concordata da tempo» e, visto il momento, sfruttata anche per «mettersi a disposizione» dell'autorità giudiziaria che indaga sull'appalto per la gestione cinquantennale del Terminal crociere sul molo Ichnusa. Piergiorgio Massidda ha fatto capolino al palazzo di giustizia ieri quando le 13 erano passate da alcuni minuti. Varcata la porta principale, è salito al terzo piano ed è entrato nella stanza del procuratore Mauro Mura. Oggetto del colloquio, sul quale gli inquirenti non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione, è stata l'inchiesta aperta di recente su quel bando di gara che ha portato, due giorni fa, all'iscrizione sul registro degli indagati di Sergio Murgia, Gianni Poddi e Tomaso Seu, tutti accusati di turbativa d'asta. Nelle ipotesi degli inquirenti, l'affidamento alla società Ichnusa Marinas (della quale Poddi era socio al 90 per cento e Seu presunto socio occulto) avrebbe alla radice elementi poco chiari. Murgia, dirigente dell'area tecnica dell'Autorità portuale, era il responsabile del procedimento.
«L'incontro era già previsto per altri motivi», ha spiegato Massidda, «e ho approfittato dell'occasione per rendermi disponibile a eventuali chiarimenti sul molo. Sono rimasto cinque minuti. Comunque io sono stato mandato via da presidente dell'Autorità portuale a gennaio, il bando è di febbraio, l'affidamento di maggio. Non so nulla». (an. m.)