Il Tar si pronuncia sul ricorso di Giancarlo Porcu, rinvio per quello del fratello
Per il momento i giudici del Tar Sardegna si pronunceranno solo sul ricorso cautelare presentato da Giancarlo Porcu, mentre per quello del fratello Lazzarino hanno rinviato la decisione al 13 gennaio. Nelle prossime ore, dunque, si conoscerà solo la sorte di metà della villa bifamiliare abusiva, costruita dentro il parco di Molentargius, a Medau Su Cramu.
L'UDIENZA L'udienza di camera di consiglio, celebrata ieri a porte chiuse, è terminata solo nel pomeriggio. L'esito di uno dei due ricorsi cautelari era atteso nelle ore successive, ma forse arriverà questa mattina. Tempi frazionati, dunque, sulla decisione dei giudici amministrativi per la richiesta di sospendere la demolizione dell'edificio abusivo che appartiene ai due fratelli. Uno subito, l'altro a metà gennaio. Al provvedimento si è arrivati perché gli avvocati difensori Eulo e Paolo Cotza hanno insistito per una decisione immediata del Tar sull'istanza cautelare di Giancarlo Porcu (per il quale grava solo un ordine di demolizione del Comune), mentre hanno presentato nuovi motivi al ricorso del fratello Lazzarino (destinatario invece di un'altra ordinanza, scaturita da una sentenza penale del 1997). «Essendo la situazione di Lazzarino più complessa», ha chiarito l'avvocato Eulo Cotza, «si è resa necessaria nuova documentazione».
I LEGALI Di più i due legali non dicono, ma la strategia difensiva appare chiara: provare a separare i provvedimenti per impedire che uno, quello collegato alla sentenza penale, trascini con sé anche l'altro. Determinanti, poi, saranno le perizie tecniche per chiarire se, nell'eventualità che una delle sospensive non venisse accolta, sia possibile demolire solo una parte dell'edificio. Insomma: la partita è aperta, mentre la Procura attende la pronuncia dei giudici amministrativi per decidere cosa fare. In settimana, i pubblici ministeri avevano confermato davanti al giudice dell'esecuzione Massimo Costantino Poddighe l'intenzione di andare avanti con l'abbattimento dei fabbricati non in regola realizzati dentro il Parco di Molentarigus. Alla fine, il ricorso presentato dagli avvocati Mariano e Massimo Delogu per Lazzarino Porcu è stato respinto. Il giudice Poddighe ha chiarito che non scatta la prescrizione per una casa costruita abusivamente in un'area vincolata di grande interesse ambientale e paesaggistico.
DECISIONE L'ultima parola ora spetta al collegio della seconda sezione del Tar presieduto da Francesco Scano (a latere Tito Aru e Antonio Plaisant) che si pronunceranno subito sull'istanza di Giancarlo Porcu e, letti i motivi aggiuntivi, su quella di Lazzarino. Ma le ruspe della Procura non spengono i motori.
Francesco Pinna