Il dibattito sull'attività di governo della Giunta, illustrata dal sindaco Massimo Zedda nella precedente seduta, ha monopolizzato il Consiglio di ieri a palazzo Bacaredda. Il primo a intervenire è stato Giuseppe Farris, Forza Italia. Numerosi i punti toccati dal capogruppo azzurro. Tra questi il calo demografico: «La città registra una riduzione continua. Circa duemila ogni anno. Contrazione che riduce la platea dei contribuenti». Tra le critiche anche l'“emergenza di fruibilità” dello stadio Sant'Elia ma anche di monumenti e siti archeologici. Il calo di residenti (nella misura indicata da Farris) è stata contestata da Enrico Lobina (Sardegna Sovrana-gruppo Misto), che ha invece premiato il lavoro fatto dal sindaco nel portare in Aula un documento «su cui ora è importante allargare il confronto». Tra vari i temi approfonditi da Lobina l'importanza di «essere stati tra i sei finalisti di Capitale europea della cultura 2019». Ma un errore, per Lobina, è stato fatto: «Non aver tradotto in lingua sarda il progetto e aver dimenticato gli improvvisatori in rima: i maggiori del secolo scorso erano cagliaritani». Critico Alessio Mereu (Cagliari futura): «Questa amministrazione sarà ricordata per il gran numero di ordini del giorno». Fabrizio Marcello, per la maggioranza: «Non mi risulta che le giunte precedenti presentassero relazioni corpose come la nostra». Filippo Petrucci: «Bene la Giunta ma ora si approvi il piano del centro storico». Gianni Chessa: «Il documento brilla più per la quantità che per la qualità». Interventi anche di Andrea Scano e Pierluigi Mannino. (p. p.)