Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La “mazzata” del saldo Tasi

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2014


FISCO. A Olbia “aliquota zero”, Nuoro e Oristano sotto la media nazionale

 

Per la metà degli italiani tassa più pesante dell'Imu

Per centinaia di migliaia di famiglie sarde c'è una data segnata in rosso sul calendario: è quella del 16 dicembre, giorno in cui scade il termine per pagare la seconda rata della Tasi, l'imposta sulla casa che ha per le prime abitazioni ha sostituito l'Imu. Ma il saldo crea più di una preoccupazione. Perché, come dimostra uno studio del servizio politiche territoriali della Uil, più di una famiglia su due (53,5%) pagherà per la prima casa un conto Tasi più salato rispetto a quello dell'Imu che prima era dovuta anche per le abitazioni principali.
Vero è che nei Comuni che hanno stabilito un'aliquota base dell'1 per mille (vedi Nuoro) la Tasi sulle prime case ha un costo inferiore rispetto all'Imu. Ma con un'aliquota superiore, per esempio al 2 per mille, come nel caso di Sassari, il costo della Tasi risulta invece più elevato. E questo perché la tassa sui servizi indivisibili comunali (illuminazione, strade, verde) tende ad avere un impatto differente per effetto delle scelte che hanno compiuto i sindaci nel definire aliquote e detrazioni.
A livello nazionale, rivela lo studio della Uil compiuto utilizzando i dati catastali, il costo medio della Tasi è di 156 euro a famiglia (di cui 78 euro da versare con il saldo del 16 dicembre), ma se si prendono come riferimento i Comuni capoluogo l'importo sale in media fino a 197 euro (con 98 euro da sborsare per il saldo) con punte di 403 euro a Torino e 391 a Roma.
In Sardegna, sempre secondo lo studio della Uil, le cose vanno peggio a Cagliari. Nel capoluogo, infatti, nonostante una famiglia con un figlio, per un'abitazione A3 spenda per la Tasi 11,50 euro in meno rispetto all'Imu che pagava nel 2012 (che diventano 21,70 per una famiglia senza figli), il costo medio Tasi è di 238 euro, ovvero 41 euro in più rispetto alla media nazionale e il saldo medio da versare entro il 16 dicembre è di 119 euro.
La ragione di questa differenza la spiega Guglielmo Loy dell'Osservatorio Uil, secondo cui «la distribuzione della Tasi è meno equa rispetto all'Imu». In pratica, «paga un po' di più chi prima era esente o pagava cifre contenute, mentre pagheranno un po' meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate». Proprio per evitare questa penalizzazione, il Governo ha annunciato l'intenzione di rimettere mano nella legge di Stabilità al meccanismo di tassazione degli immobili. L'obiettivo è quello di creare un'imposta unica (che dovrebbe mettere insieme Tasi e Imu) con detrazioni obbligatorie, proporzionate all'aliquota standard, ancora da stabilire ma che con molta probabilità potrebbe essere del 2,5 per mille.
Va meglio, invece, in altri capoluoghi di provincia dell'Isola. Nel dettaglio, a Nuoro la Tasi costa in media 88 euro a famiglia (con un saldo di 44 euro al 16 dicembre), a Oristano 122 euro (e un saldo di 61 euro), a Sassari 172 euro (con saldo di 86 euro). «Olbia, invece», nel rapporto della Uil viene definito un «paradiso fiscale», dal momento che qui la Tasi è stata completamente azzerata.
La decisione è stata adottata dall'amministrazione comunale dopo la drammatica alluvione del 18 novembre 2013 che ha messo in ginocchio la città. Ma gli abitanti di Olbia non sono gli unici esentati dal pagamento della Tasi: anche gli amministratori comunali di Arzachena, Stintino, Palau, Luras, Tula, solo per citarne qualcuno, hanno stabilito di evitare il pagamento del balzello sulla casa ai propri abitanti.
A determinare le maggiori sperequazioni tra un Comune e un altro sono le numerose variabili che incidono sul calcolo dell'importo da pagare, a cominciare dalle aliquote che in Sardegna passano dallo zero di Olbia a un massimo del 3,3 per mille di Cagliari. Su queste, poi, intervengono le innumerevoli combinazioni legate alle detrazioni sulle quali ogni Comune, nei limiti stabiliti dalla legge, è andato per conto proprio in base alle esigenze di bilancio.
Così, alla fine dei conti, stando allo studio della Uil, a Cagliari per una prima casa con rendita catastale di 450 euro, di proprietà di una famiglia con un reddito dichiarato Isee di 10.000 euro, il costo della Tasi sarà di 118,70 euro, mentre a parità di condizioni, a Oristano, dove l'aliquota è anche più bassa rispetto a quella del capoluogo di regione, il costo è di 128,52 euro. A Sassari, nella stessa situazione, il salasso della Tasi arriva addirittura a 151 euro.
Mauro Madeddu