Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Patrimonio immateriale: cultura volano di sviluppo

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2014


Convegno internazionale Venerdì e sabato prossimo a Cagliari organizzato dal Mibact 

 


D iversità culturale, dialogo interculturale e patrimonio culturale immateriale: sono questi i temi al centro della conferenza internazionale organizzata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo venerdì e sabato prossimo a Cagliari. Fra gli ospiti i rappresentanti istituzionali e i massimi esperti del settore in arrivo dall'Europa e dal Maaghreb. Una carrellata sulle tradizioni che resistono e hanno reso peculiari le diverse aree geografiche per cultura, usi e costumi. Dal cibo ai riti del Carnevale, passando per artigianato, dalle liturgie sacre alla musica tradizionale.
Appuntamento, venerdì, all'Hotel Regina Margherita (viale Regina Margherita) per una due giorni in collaborazione con Regione, Provincia e Comune. Cagliari è stata scelta come simbolico centro geografico e culturale del Mediterraneo per una conferenza che ha lo scopo di richiamare l'attenzione su quante potenzialità e quali possibilità queste eredità culturali possono offrire per garantire una crescita sociale ed economica.
Ma veniamo al programma. All'Hotel Regina Margherita, alle 10, l'apertura con Francesca Barracciu, sottosegretario del Mibact, il sindaco Massimo Zedda, Pietro Cadau, commissario della Provincia di Cagliari, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e Andrea Meloni, direttore generale per la promozione del sistema Paese del Mibact. Subito dopo, moderata dalla scrittrice marocchina Naima Lahbil, inizierà la prima sessione: “La diversità culturale e il dialogo interculturale nei programmi e nelle azioni degli organismi nazionali, sovranazionali e internazionali” con Erminia Sciacchitano, della Commissione Europea, Direzione generale educazione e cultura, Ufficio politiche culturali e dialogo interculturale, Alberto D'Alessandro, del Consiglio d'Europa, direttore Ufficio di Venezia. Dopo la pausa caffè la parola passerà a Gianni Bonazzi, del Segretariato Generale, Servizio I, Coordinamento e studi del Mibact, Valentina Zingari della Società italiana per la museografia e i beni demo-etno-antropologici (Simbdea) del Forum Ngo dell'Unesco sul patrimonio culturale immateriale, e Benedetta Ubertazzi dell'Università di Macerata.
Seconda sessione dalle 14.30 moderata invece dall'antropologo Paolo Piquereddu del Icom Italia (International Council of Museums). Lettura di apertura a cura di Aldo Natale Terrin, storico delle religioni e dei riti. Partecipano Giovanni Kezich (Museo degli usi e costumi della gente trentina), Zvjezdana Antoš (Museo etnografico di Zagabria), Jorge Queiroz, direttore del Dipartimento cultura, beni culturali e turismo di Tavira, Portogallo. Alle 16 il racconto delle esperienze sarde ed elementi iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità a cura del sindaco di Sassari Nicola Sanna, Patrizia Nardi, responsabile scientifico candidatura Unesco della rete delle grandi Macchine a spalla italiane e l'assessore cagliaritano alle Politiche per lo sviluppo economico e turistico Barbara Argiolas.
Sabato alle 10, sempre al Regina Margherita, la terza sessione: “Storie di successo in programmi di cooperazione e dialogo interculturale come fattori di sviluppo e imprenditoria culturale”. Introduce e modera Felice Tiragallo, antropologo dell'Università di Cagliari. Partecipano Rita Maffei (vice presidente e codirettore artistico del Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia), Rula Shahwan e Nathalie Clauter della Conferenza permanente dell'audiovisivo del Mediterraneo e Chiara Solinas dell'Università di Sassari. Alle 11.45 la parola ad Antonio Deias, dell'Istituto superiore regionale etnografico della Sardegna, Eleonora Berti (coordinatrice di progetto degli Itinerari culturali europei) e Ana Carreño Leyva, Foundación El legado andalusí.
Alle 12 ci si sposta al Palazzo Viceregio per la sessione politica con i sottosegretari alla Cultura e delegati ministeriali in rappresentanza di tutti gli Stati dell'Ue e di quattro paesi del Maghreb (Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto), al fine di condividere e rafforzare obiettivi, strumenti e programmi per il periodo 2014-2020. (red.cult.)