STADIO. Chi accorda l'offerta agli abusivi vuole solo evitare sorprese
«Dammi un contributo per controllare l'auto»
Chiedono il “pizzo” per non danneggiare le auto in sosta, con la scusa di garantire un servizio di guardianìa che non risulta autorizzato. Accade al Sant'Elia da qualche domenica e ora le autorità di pubblica sicurezza assicurano: «Verificheremo con attenzione per prevenire situazioni spiacevoli».
L'EPISODIO L'auto appena parcheggiata nell'apposita area di sosta davanti alla Tribuna centrale, sciarpa al collo e bandiera rigorosamente rossoblù in spalla: direzione stadio, con una variante sul programma, quasi un imprevisto. Da chissà dove spunta un uomo sui quaranta, capelli neri, tuta blu notte sponsorizzata forse da un'officina meccanica, forse da una carrozzeria.
Si avvicina e, con tono rassicurante, domanda: «Scusi, contributo controllo veicoli?». Non un ordine, neppure la pretesa di una cifra precisa: «Faccia lei». L'uomo in tuta non è lì per la “corsetta” pomeridiana né per la partita. Nessuno l'ha autorizzato a chiedere quei soldi ma - visto che non si nega ormai a nessuno - un euro riesce a guadagnarlo senza neppure terminare la domanda.
Domenica, 30 novembre. Alle 14,30 su Cagliari pioveva acqua mista a sabbia: da lì a poco sarebbe piovuto anche sul Cagliari, vista la netta vittoria della Fiorentina.
Il cronista è testimone dell'episodio che ha coinvolto almeno una decina di tifosi in pochi minuti. «Mi dia quel che può, non abbiamo una tariffa». Sorriso rassicurante, ma la minaccia è velata, almeno alle orecchie dei proprietari dei veicoli, in quel frangente inconsapevoli e con pensieri ben più frivoli.
Ma un ragionamento più attento induce a ritenere la richiesta una rudimentale forma di estorsione. Il problema, a sentire le lamentele di qualche supporter, non è isolato. Al Sant'Elia in passato si era verificata una situazione simile. Il concetto anche allora era chiaro: dammi i soldi o ti “rigo” la macchina .
Mai però una minaccia così diretta è stata pronunciata. A parlare erano i fatti. Provare per credere all'uscita dallo stadio, a prescindere dal risultato della squadra del cuore: la carrozzeria danneggiata o gli pneumatici squarciati valevano (valgono?) più di ogni parola.
RICHIESTE E TIMORI C'è chi racconta di episodi simili accaduti anche in occasione di altre partite e i toni della descrizione non erano da leggenda metropolitana. Qualche settimana fa, il 9 novembre, domenica di Cagliari-Genoa, nei parcheggi davanti al settore Distinti c'erano persone che riferivano della presenza di parcheggiatori abusivi e che esprimevano i loro timori nel caso di un diniego dell'offerta per il “controllo” dell'auto.
L'ASSESSORE Dal Palazzo civico escludono segnalazioni o denunce di situazioni sgradevoli. Ricordano però che nei parcheggi del Sant'Elia non sono state date concessioni a privati né per gestire la sosta a pagamento né per garantire il controllo delle auto. L'assessore Mauro Coni - che tra le sue deleghe principali ha quelle per i Trasporti, la Mobilità urbana e l'Infrastrutturazione viaria - anzi si sbilancia: «I parcheggi del Sant'Elia sono liberi e si parcheggia gratis».
Un invito a non non dare “offerte” agli abusivi. Per evitare che, da qualche episodio isolato, il fenomeno dei “vigilantes” abusivi dei parcheggi dello stadio possa estendersi con conseguenze ben più preoccupanti.
Lorenzo Piras
@lorenzopiras71