Spettacolo viaggiante
Austerità anche per i più piccoli, per Natale niente giostre. Almeno così è per ora. Eppure non costerebbe nulla avere trenini, cavallini e fantasia nelle piazze cagliaritane. «Non ci permettono di stare in città perché non esiste un regolamento per noi. Siamo considerati come un circo ma siano uno spettacolo viaggiante», racconta Gianluigi Mura, cagliaritano, in attesa di 40 metri quadri di terreno per poter fare il suo lavoro. «Mi hanno chiesto di andare in via San Paolo davanti al circo, quello vero, ma cosa ci faccio lì?».
Quello di Mura è un gioiellino da città, chi mai porterebbe i bimbi nel fango? «La politica dovrebbe capire che queste attività sono una risorsa preziosa», ha spiegato Luciano Marengo responsabile per l'Anesv, associazione “Spettacoli viaggianti”. «Facciamo parte della cultura e non del commercio come il circo, quindi avremmo bisogno di essere trattai come tali, invece manca proprio una normativa nostra». La risposta del Comune? «Non c'è posto per me», spiega Mura, che l'anno scorso riuscì ad avere il permesso per 49 giorni in piazza del Carmine. «Eravamo così felici, anche se la concessione arrivò fuori dal periodo natalizio per via della Bancarella d'oro».
Le soluzioni sarebbero tante. «Piazza San Michele e la passeggiata di Sant'Eia andrebbero utilizzati per portare luci, colori, musica, qualcosa per i nostri bambini che per le strade non giocano più», spiega Marengo. Il Comune si sta impegnando a risolvere il disagio. «La soluzione darebbe lavoro a quattro giostrai. L'ultima parola alla politica».
Virgina Saba