Il Tar ferma una demolizione a Molentargius: le ruspe per ora non potranno abbattere la casa di Giancarlo Porcu. Il tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dagli avvocati Paolo e Eulo Cotza, «ritenuta l'opportunità di mantenere lo status quo fino alla pronuncia collegiale». Paradossalmente, potrebbe essere invece demolita la casa del fratello Lazzarino, proprietario di una porzione della villa bifamiliare sulle rive dello stagno. La domanda presentata da quest'ultimo è stata respinta. A influire, probabilmente, una condanna penale per gli abusi edilizi che nel caso di Giancarlo Porcu non c'è. Il Tar si pronuncerà in composizione collegiale il prossimo 10 dicembre. Quando probabilmente si sarà arrivati a un'altra decisione, quella del giudice dell'esecuzione. In tribunale è stata fissata per il 5 dicembre l'udienza per la revoca dell'ordinanza di demolizione, presentata dagli avvocati Mariano e Massimo Delogu, difensori di Lazzarino Porcu.
In teoria quel giorno anche una decisione favorevole potrebbe non servire: l'ordinanza di sgombero del Comune di Cagliari scade esattamente il giorno prima. Ma la casa abusiva realizzata negli anni Ottanta nel parco di Molentargius non sarà abbattuta subito. Quindi un eventuale accoglimento della domanda di revoca dell'ordinanza potrebbe salvare l'appartamento. (m.r.)