«La Madonnina illuminata in mezzo al giardino è una delle poche cose che sopravvivono all'incuria: vedere Villa Laura in queste condizioni mi mette una profonda tristezza». Maria Giuseppina Cossu è stata l'ultima proprietaria della villa liberty abbandonata alle pendici di Tuvixeddu tra i palazzoni di via Sant'Avendrace.
La Giunta Soru l'aveva comprata per renderla la porta d'accesso alla necropoli, ma da sei anni è completamente abbandonata e l'esecutivo Pigliaru ha stanziato cinque milioni per il recupero.
«Lì ci sono nata e ho passato la mia infanzia piantando alberelli che fanno parte di quello che era un vero e proprio orto botanico», racconta l'ex padrona di casa, «ci sono anche diverse tombe che sono state sempre conservate con cura: trovo assurdo che tutto ciò sia abbandonato e chiuso al pubblico, il passaggio alla Regione era nato proprio per preservare la villa e il suo giardino, e renderli fruibili a tutti».
Gli Amici del libro, associazione di cui Maria Giuseppina Cossu è stata presidente, ieri hanno organizzato un incontro alla Biblioteca universitaria per ricordare la storia del palazzo storico e fare pressione sulle istituzioni perché lo recuperino. Cossu e il marito Evaristo Pinna sono stati proprietari di Villa Laura fino al 2008, anno in cui la Regione l'ha acquistata per quasi due milioni di euro su spinta dell'allora assessore ai Beni culturali Maria Antonietta Mongiu che ieri ha partecipato all'affollato incontro.
«In questi sei anni non c'è stato alcun tipo di manutenzione e l'edificio è in pessime condizioni, anche l'ingresso con le scalette in via Sant'Avendrace ora è transennato per il rischio di crolli», spiega Mongiu, «grazie al Codice per i beni culturali era stato possibile l'acquisto per garantirne il decoro e il godimento per la collettività, la struttura era già stata vincolata dal Mibac nel 2007 ma, quella che sarebbe dovuta diventare la porta del parco di Tuvixeddu, ora è abbandonata».
Secondo la presidente del Fai Sardegna è necessario un accordo Comune-Regione-Stato per salvare l'edificio storico. «Il giardino principale era straordinario e dietro la villa, al confine con Tuvixeddu, ci sono decine di tombe puniche a pozzo - aggiunge Maria Antonietta Mongiu - mentre nei sotterranei c'è una grande quantità di tombe romane che vanno dal periodo alto imperiale fino al quarto secolo».
A luglio la Giunta Pigliaru ha stanziato cinque milioni di euro per il restauro e la riqualificazione di Villa Laura, che aspetta ancora di diventare la porta del parco di Tuvixeddu.
Marcello Zasso