Vorrebbero «remare nella stessa direzione» ma è evidente che «il clima di contrapposizione» non lo permette. I rapporti tra consiglieri e presidente del Teatro Lirico sono talmente tesi che la richiesta di fissare una riunione del cda per l'approvazione della stagione lirico-sinfonica 2015 stavolta viene fatta in conferenza stampa.
«Un'iniziativa che avremmo voluto evitare», si rammarica Maurizio Porcelli, «tuttavia il grande successo della stagione passata rischia di finire perché, non aver ancora approvato la stagione alle porte, significa rischiare a breve il blocco del teatro. Ci auguriamo che il presidente della Fondazione, Massimo Zedda - aggiunge - accolga il nostro appello e convochi la commissione».
Gli altri consiglieri, Giorgio Baggiani, Gualtiero Cualbu e Giovanni Follesa, annuiscono e aggiungono: «Da oggi ci siamo autoconvocati e aspettiamo che Zedda, o chi per lui su delega, approvi la stagione per il bene di tutti». Considerato che il teatro costa «2 milioni di euro al mese, ci troviamo in una situazione difficilissima», sottolinea Cualbu, «senza una programmazione e l'approvazione del bilancio, dal 2015 i lavoratori non sapranno cosa fare e rischiano di non percepire lo stipendio». Le stesse perplessità sulle riunioni del cda nei giorni scorsi erano finite al centro di un esposto portato in Procura dai quattro consiglieri in rotta con Zedda. Ieri lo hanno ribadito: «Avendo fatto più richieste di convocazione del cda riteniamo che questo comportamento sia un abuso, lesivo degli interessi dei lavoratori e del pubblico».
V. N.