Murru: «Perso mezzo miliardo». Frau: «Numeri campati per aria»
Piano casa, a Cagliari è guerra di cifre. Da un lato la Edilcassa che accusa: «Il piano avrebbe potuto generare in tre anni un indotto di 500 milioni di euro e 3.000 posti di lavoro se il Comune di Cagliari avesse esaminato ed esperito le circa 20 mila pratiche di condono rimaste nel cassetto». Dall'altro il Comune che replica: «Cifre fuori dalla realtà: le pratiche di condono urgenti, cioè propedeutiche a pratiche di piano casa o compravendita, erano appena 1.500 e sono state tutte istruite. Ne avanzano solo 150 presentate negli ultimi mesi, e anche queste saranno tutte istruite entro la fine dell'anno».
La bagarre scoppia proprio sul filo della scadenza: ieri era l'ultimo giorno utile per fare richiesta di ampliamento delle cubature domestiche secondo le regole del Piano casa.
EDILCASSA A puntare il dito contro il Comune è Pietro Murru, direttore della Edilcassa (ente paritetico fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore edile): al notiziario Chartabianca Murru ha dichiarato che «soltanto a Cagliari sono circa 20 mila le domande di condono che i cittadini hanno presentato e pagato ma che il Comune non ha esaminato». Se esperite, prosegue il direttore della cassa edile, in tre anni avrebbero prodotto, grazie alle vecchie norme sul Piano casa, un indotto che uno studio della Edilcassa ha stimato in 500 milioni. «Stanno appesantendo il Ddl 130 - conclude Murru - con norme inutili che rendono il provvedimento sempre meno fruibile».
COMUNE «Ragionamenti campati per aria», replica risentito l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau: «Un anno fa abbiamo creato un cantiere, una squadra di professionisti incaricata di aggredire l'arretrato delle pratiche di condono: la prima cosa che è stata fatta è la catalogazione delle domande e la loro classificazione per estrarre tutte quelle urgenti dal mucchio. Le 1.500 pratiche urgenti, 1.500, non certo 20 mila) sono state isolate e, in questi dodici mesi, tutte istruite. Da qui a fine anno istruiremo anche quelle arrivate negli ultimi mesi. Sfido qualunque cagliaritano a dire che non ha potuto usufruire del piano casa per colpa del Comune. Piuttosto - conclude Frau - è vero che molti utenti si sono fermati al momento in cui gli uffici hanno quantificato gli oneri: non avevano i soldi. È un altro effetto della crisi». (m. n.)