Castello in ostaggio di una city car. Ieri, per l'intera giornata, il rione è diventato set dello spot pubblicitario della nuova compatta di una casa giapponese. Macchine da presa, ciak e inservienti pronti a lucidare la protagonista, la troupe è partita di buon'ora da via Sonnino e del Fossario, per raggiungere piazza Martiri a metà mattina e snodarsi in zona via Lamarmora. E qui sono iniziati i dolori, con lamentele da parte dei residenti per le deviazioni al traffico, i divieti di sosta con rimozione, di carico e scarico. Tutti preannunciati da avvisi fai da te, stampati su fogli bianchi e verdi affissi sui pali dei lampioni. «Da parte degli organizzatori, non della polizia», precisa Giovanni Frigo, studio in via Università. «Sabato sera si è addirittura sparsa la voce che si non si potesse circolare affatto in tutto il quartiere».
In piazza Carlo Alberto, invece, due cartelli stradali con relativa ordinanza delimitano l'area interdetta alla sosta. «E noi non sappiamo dove parcheggiare», si sfoga un abitante di via Lamarmora. «Ogni volta è così: che sia un piccolo crollo o un evento, la strada viene chiusa del tutto o in parte, e il contraccolpo sulla nostra vita quotidiana e sulle attività commerciali è immediato». Di altra opinione un negoziante. «Finalmente un'occasione di visibilità per Castello, pazienza se comporta qualche disagio».
Clara Mulas