Pirri. I commercianti del mercato chiedono per l'ennesima volta un intervento del Comune
Diventa sempre più difficile la convivenza tra i commercianti di frutta e verdura che lavorano all'interno del mercato di Is Bingias, a Pirri, e i venditori ambulanti abusivi sistemati in strada a pochi passi dall'ingresso. I titolari dei box, che pagano la concessione al Comune, chiedono di essere tutelati nei confronti di chi vende gli stessi prodotti, ma non paga il canone per l'occupazione del suolo pubblico, offrendo magari prezzi più bassi: parlano di concorrenza sleale e hanno firmato una petizione con la quale segnalano il problema al Consiglio della municipalità chiedendo un incontro per trovare possibili soluzioni. Gli abusivi si difendono: «Vendere frutta e verdura è la nostra unica possibilità di sopravvivere, ma siamo disponibili a discutere una soluzione alternativa».
I COMMERCIANTI Nella petizione, i 12 commercianti di frutta e verdura parlano di una situazione diventata «ormai insostenibile» e negli ultimi tempi la diminuzione dei clienti, scoraggiati dalla crisi, non ha certo facilitato le cose. Inoltre lamentano che i controlli ai venditori abusivi vengono svolti dal Comune raramente. «Sappiamo che anche loro devono vivere, ma resta il fatto che per avere in concessione un box, noi paghiamo 1.400 euro di canone al mese», spiega F. M., un operatore, che aggiunge: «La presenza degli abusivi mette a rischio le attività di tutto il mercato, perché chi compra frutta e verdura fuori da quì, magari non entra neppure per la carne o il pesce». Pochi mesi fa alcuni commercianti avevano sporto denuncia contro gli abusivi, dopo la quale c'erano stati controlli e perquisizioni, ma dopo pochi giorni tutto era come prima.
LA MUNICIPALITÀ Consapevole che si tratta di un problema delicatissimo, perché anni fa aveva portato a una vera e propria rivolta da parte degli abusivi, la municipalità è comunque pronta ad affrontarlo: «La soluzione dovrà essere discussa in modo serio assieme assessorato comunale alle Attività produttive», ricorda il rappresentante della comunità pirrese Tonio Melis. Il vice presidente della municipalità Roberto Cirina auspica che si scongiuri una triste e inutile guerra tra poveri: «Specialmente in questo periodo di crisi economica trovo giusto che lavorino tutti. Gli abusivi vanno regolarizzati e a tal fine andrebbe individuata un'area apposita dove possano lavorare».
GLI ABUSIVI Sono d'accordo con quest'ultima soluzione alcuni ambulanti abusivi. Come Mario Sanna, che lavora in via Curtatone: «Un'area anche diversa da questa che garantisca un certo flusso di clienti andrebbe bene. Io lavoro qui dai primi anni Novanta, ho raggiunto una certa età, ma non ho diritto a nessuna pensione, quindi chiedo solo di avere la possibilità di lavorare». D'accordo anche Sandro Schirru: «Nessun problema a discutere una sistemazione alternativa, purché regolare». Così come Franco Cogotti, che parcheggia la sua ape in fondo a via della Resistenza: «Ci siamo da vent'anni e pur di sopravvivere abbiamo dovuto subire verbali e sequestri, ma il guadagno è sempre basso», spiega mentre mostra due banconote da 10 euro, una da cinque e qualche spicciolo custodito nella cassetta di legno accanto alla bilancia.
NICOLA PERROTTI
09/02/2009