Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pm e difesa, due tesi opposte

Fonte: L'Unione Sarda
26 novembre 2014


L'udienza

 

«Cercavo una persona seria e onesta che non trovavo altrove. Nessuno dei consiglieri proponeva altri nomi e allora feci quello di Marcella Crivellenti, con la quale avevo parlato e le cui qualità già conoscevo».
Così Massimo Zedda ha spiegato i motivi che l'hanno spinto a prendere quella decisione al giudice Roberto Cau, il quale gli chiedeva quali requisiti avesse la donna per diventare sovrintendente. «Non c'era un'altra figura capace. I soldi pubblici sono da utilizzare con onestà», ha aggiunto il sindaco, «e io ho agito nell'interesse della città e dei lavoratori. Ho risanato anche altri enti». Tesi ribadita dagli avvocati i quali hanno sottolineato che, se anche ci fosse una doppia ingiustizia in quelle scelte, non c'era la volontà di attuarla. Zedda poteva nominare direttamente Crivellenti, invece aveva fatto il bando proprio per una maggiore trasparenza. Inoltre, visto il bilancio 2013, «grazie ai conti in ordine l'ente è stato premiato dal ministero con 1,2 milioni di euro».
Opinioni opposte a quelle del pm Pilia, secondo cui sostenere di aver ridotto i costi in quel modo «è contraddittorio». La manifestazione di interesse «avrebbe garantito l'ente» essendoci una maggiore possibilità di scelta. Inoltre Crivellenti «non aveva i requisiti», non essendo esperta di «contabilità». Insomma: l'unica finalità «era quella politica di controllo della maggioranza nel cda a discapito del Teatro e di altri enti finanziatori».
An. M.