“Gli incassi da botteghino sono andati ben al di là delle pur rosee previsioni. Basti un solo dato: nel 2014 l'incremento d'incasso da biglietti venduti, rispetto al 2013, è stato superiore al 300%
redazione cagliaripad,
La Turandot
I conti del Teatro Lirico di Cagliari sono a posto: non è assolutamente vero che si sia speso più di quanto preventivato né incassato meno di quanto previsto.
È la risposta del Soprintendente Mauro Meli alle obiezioni e alle preoccupazioni espresse ieri dall'Usb. "Tutti i preventivi sono stati rispettati - sottolinea - e gli incassi da botteghino sono andati ben al di là delle pur rosee previsioni. Basti un solo dato: nel 2014 l'incremento d'incasso da biglietti venduti, rispetto al 2013, è stato superiore al 300%". Con le nuove regole di Roma, il Lirico aspetta di ridefinire i suoi assetti, dal Soprintendente al cda, destinato anche a cambiare nome. Un contesto che, evidentemente, alimenta nei lavoratori qualche preoccupazione per il futuro. "Non esiste il Teatro descritto nel comunicato - ribatte Meli - non c'è nessun allarme, nessun caos, nessun rischio, nessuna mancanza di trasparenza, al contrario, dentro e fuori il Teatro, si respira un clima di ritrovato entusiasmo. Tutti i dati del bilancio 2014 sono stati più volte presentati e discussi con tutti i sindacati del Teatro in numerose occasioni e il bilancio del 2014 si chiude con un attivo che è superiore a quello dell'anno 2013".
Meli ribadisce inoltre che "non corrisponde al vero che la stagione sinfonica e lirica 2015 debba essere approvata per far fronte a supposte 'tensioni di cassa'. La stagione sinfonica e lirica 2015 deve essere approvata come è accaduto in tutte le altre Fondazioni, per consentire, come deve essere, una programmazione seria e certa, e anche per non disperdere i risultati ad oggi conseguiti con lo sforzo di tutto il Teatro in meno di un anno".