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Fondazione Teatro Lirico, l’allarme dell’Usb: “ c’è incertezza sul futuro dell’Ente”

Fonte: web SardegnaOggi.it
18 novembre 2014

 

Fondazione Teatro Lirico, l’allarme dell’Usb: “ c’è incertezza sul futuro dell’Ente”
Grande preoccupazione e incertezza sulla situazione in cui si trova la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari viene espressa dall’Unione Sindacale di Base in una nota indirizzata Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, alla Regione, al Comune e alla Corte dei Conti. Denuncia: “il Sovrintendente ha evidenziato un problema di cassa di 1 milione e 500.000 euro: un altro segno di evidente disequilibrio gestionale”.



CAGLIARI- L’Unione Sindacale di Base in una nota diffusa “esprime grande preoccupazione per il delicatissimo momento che la Fondazione Teatro Lirico di Cagliarista attraversando, in attesa del completo rinnovo degli organi di amministrazione e indirizzo, tutela e vigilanza –Sovrintendente, CdA e Collegio dei Revisori dei Conti – scaduti in data 8 novembre 2014 e attualmente deputatialla sola ordinariaamministrazione”.

Secondo quanto affermato dai sindacalisti, la mancata unanimità nel voto di approvazione del  bilancio preventivo della Stagione 2014 e il cospicuo ritardo con cui è stato approvato dal Cda, “non possono fare a meno di destare una profonda preoccupazione sulla situazione economica e gestionale della Fondazione”.

Un segnale inquietante, continua il comunicato, parrebbe nascere anche dall’urgenza evidenziata dal Sovrintendente, di iniziare a vendere gli abbonamenti per il 2015, così da coprire una falla di 1 milione e 500mila euro in cassa. “Piuttosto che sollecitare un Consiglio di Amministrazione già scaduto a compiere atti che dovrebbero essere di totale responsabilità della nuova gestione, sarebbe invece importante avereimmediati chiarimenti sul disavanzo di cassa, che potrebbe mettere a rischio stipendi e tredicesime di dicembre. Finora il Sovrintendente aveva sempre garantito, a parole, sulla buona tenuta economica e sulla trasparenza gestionale. Non è minimamente pensabile l’ipotesi di poter coprire un disavanzo dell’esercizio 2014 con gli incassi di botteghino del 2015; significherebbe depauperare l’unica entrata certa, oltre ai contributi ordinari dei Soci, gettando un’ombra drammatica sulla tenuta economica e gestionale del 2015”.