CONSIGLIO. Lobina passa al gruppo Misto, Andreozzi con i socialisti
In Consiglio comunale di Cagliari si è costituita la componente Sardegna Sovrana, mentre la civica “Ancora per Cagliari” (composta da Anselmo Piras, presidente, e Aurelio Lai) è confluita nel Nuovo Centro Destra (Ncd). Di Sardegna Sovrana ne fa parte Enrico Lobina, già presidente del gruppo Federazione della Sinistra - Rossomori assieme a Giuseppe Andreozzi. Perché il nuovo gruppo sia rappresentato in Aula dovrà avere almeno due componenti. Nel frattempo Lobina è transitato al Misto, metre Andreozzi è passato al Gruppo “Socialista-Meglio di prima non ci basta”, composto da Filippo Petrucci (presidente) e Emilio Montaldo. Lobina: «La costituzione di Sardegna Sovrana fa parte di un percorso di costituzione di una coalizione sociale e politica, potenzialmente maggioritaria, che metta insieme le ragioni del lavoro, del progresso e della sovranità». Il punto fermo: «Il programma elettorale del 2011, arricchito di temi emersi in questi anni, era e rimane il patto sul quale ci siamo uniti. Chiediamo a tutti di rispettarlo. Proprio per queste ragioni dichiaro di assumere, rispetto alla maggioranza, una posizione autonoma e distinta. Questo significa che valuterò, volta per volta, gli atti che arriveranno in commissione e in Consiglio. Non è uno sganciamento dalla maggioranza consiliare. Al contrario, è l'invito a uno scatto in avanti, a realizzare, in questi 15 mesi che ci dividono dalle elezioni, tutto quello che abbiamo scritto e non abbiamo realizzato».
DEPAU Sul Piano particolareggiato “Su Stangioni” il presidente del Consiglio Goffredo Depau ha scritto l'altro ieri una nota al sindaco Massimo Zedda. Depau fa riferimento all'istanza ricevuta dal Consiglio e dallo stesso Depau, inviata dallo studio legale associato Porcu e Barberio (“formulata nell'interesse di Angelo Cordella e altri”) in riferimento alla sentenza del Tar del 2 giugno scorso che stabilisce la nomina di un commissario ad Acta che «provveda, invia sostitutiva, a pronunciarsi su istanza di approvazione del Piano particolareggiato Su Stangioni presentata dai ricorrenti». Depau (tralasciando l'“aspetto della rappresentanza legale”) fa notare al sindaco che «il Consiglio comunale non è in grado di assumere alcuna decisione di merito se non si porta alla sua attenzione una proposta di deliberazione, supportata da adeguata istrutoria tecnica». Depau sottolinea di «non conoscere la strategia difensiva fin qui adottata dal Comune in sede giudiziaria» ma ritiene che «non vi debba essere ulteriore indugio nel mettere in condizioni il Consiglio comunale di assumere le proprie decisioni», in particolare sul punto centrale: «se le aree interessate al piano particolareggiato siano o no intercluse, ovvero contigue e integrate in termini di infrastrutture con l'ambito urbano». (p. p.)