Lirico. “Semën Kotko” apre il 22 aprile a Cagliari la stagione: Pagliacci e Cavalleria, Aida, Bohème, Elisir
Roberto Bolle e la Scala, Le Corsaire, Picone
I tagli al Fondo unico dello spettacolo si portano via in un colpo Le Roi Arthus di Ernest Chausson e Der Rosenkavalier di Richard Strauss: troppo costose per il Lirico di Cagliari che deve fare i conti con oltre due milioni di euro in meno a disposizione. E allora il teatro reagisce con uno scatto di orgoglio, proponendo una stagione che tenga ben presenti i costi senza tuttavia rinunciare alla qualità. E soprattutto senza perdere le buone abitudini: così, se non vedremo l'opera di Chausson, e con essa la regia di Hugo de Ana, sarà una rarità di Prokofiev, Semën Kotko , (in versione originale) a consolarci. L'opera non vale meno di quella che va a sostituire, ma costa meno perché viene proposta in coproduzione con il Teatro Marinkij di San Pietroburgo. Proprio come avvenne lo scorso anno con La Leggenda della città invisibile di Kitez . E questa è una bella strategia per risparmiare. Regista sarà Yuri Aleksandrov, che nel gennaio del 2000 realizzò per il teatro cagliaritano la magia favolistica degli Stivaletti ciaikovskiani. Una garanzia di qualità, come lo è la presenza sul podio del direttore musicale del Bolshoi Aleksander Vedernikov, già direttore della Leggenda di Rimskij Korsakov.
Semën Kotko , rappresentata per la prima volta al Teatro Stanislavskj di Mosca nel giugno del 1940, procurò al suo autore molti problemi: accusata di eccessivo formalismo, ritenuta (giustamente) poco in linea con la committenza staliniana, scomparve dalle scene quasi subito per ritornarvi nel 1957. Prokofiev era morto da cinque anni, lo stesso giorno, lo stesso anno di Stalin. «Rendiamo onore alla sfortuna del compositore, scomparso nel giorno meno adatto per far parlare di sé», ha detto ieri il direttore artistico Massimo Biscardi nel presentare l'opera e nel mettere in rilievo la coraggiosa (e pagata a caro prezzo) libertà di Prokofiev. Biscardi ha anche ammesso con un po' di sconforto che lo scorso anno l'opera meno apprezzata (troppe poltrone vuote) è stata Eugenij Onegin . Il pubblico vuole titoli più popolari? Forse. È vero però che agli studenti è piaciuta (leggere l'articolo di Giulia del Siotto sulla rivista del Lirico per averne conferma).
L'opera è la prima delle sei in cartellone: a maggio ritorna a Cagliari, dopo 22 anni, per la gioia del pubblico più vasto, il dittico verista Cavalleria rusticana (Mascagni) e Pagliacci (Leoncavallo). Ildiko Komlosi sarà Santuzza, Stuart Neill (Il Don Carlo della Scala, quello che ha sostituito il ricusato Filianotti) sarà Turiddu. Amarilli Nizza sarà Nedda. L'allestimento è del Massimo di Palermo. Seguono tre titoli di grande repertorio: a luglio ritorna Aida nell'inusuale allestimento di Stephen Medcalf (ripreso da Marco Carniti) già andato in scena nel luglio 2003. Scene e costumi di Jamie Vartan. Sul podio che fu di Maazel, Asher Fisch. E Aida avrà il volto e la voce della grande Daniela Dessì.
Non è finita: ci sarà anche il gradito ritorno di Donizetti con L'Elisir d'amore . Una nuova produzione del Lirico che si avvale della regia di un personaggio notissimo al pubblico televisivo, Michele Mirabella. Le scene sono di Giovanni Licheri, i costumi di Aida Cappellini. Desirée Rancatore è Adina, Celso Albelo Nemorino, Roberto De Candia Belcore. Infine l'amatissimo Puccini della Bohème , ultima delle opere in cartellone. Manca solo da sei anni ma sarà interessante seguirla nella regia di Giancarlo Del Monaco (applaudito lo scorso luglio nell' Andrea Chénier ) e nella produzione realizzata con il Badisches Staatheater di Karlsruhe. Dirige Philippe Auguin. Massimiliano Pisapia è Rodolfo, Mimì è il giovane soprano sassarese Francesca Sassu, acclamato di recente nel ruolo al “Piccinni” di Bari. Fin qui le opere, che vedranno protagonisti l'Orchestra e il Coro del Lirico, diretto da Fulvio Fogliazza. A proposito di lirica, una serata particolare, il 3 maggio, all'interno del IX Festival di Sant'Efisio: fuori abbonamento, è dedicata all'Opera nelle parafrasi e nelle trascrizioni pianistiche. Al pianoforte Francesco Nicolosi.
LA DANZA Il grande repertorio del balletto ottocentesco torna a giugno con Le Corsaire di Adam, in prima rappresentazione a Cagliari, nella versione portata in scena dal Balletto dell'Opera di Riga. Sabato 1° agosto grande attesa per il Gala di Danza, fuori abbonamento, che vedrà protagonista - con altre celebri étoiles internazionali - Giovanni Picone, già stella dell'American Ballett. Arriva con l'autunno, il 23 settembre, il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare musicato da Felix Mendelssohn. Il corpo di ballo è quello del Teatro alla Scala. Protagonisti Roberto Bolle e Polina Semionova. Con le due stelle i primi ballerini Marta Romagna, Gilda Gelati, Alessandro Grillo. Direttore David Garforth.
GLI ABBONAMENTI La campagna si apre martedì 10 per conferme e variazioni, possibili fino al 14 marzo. I nuovi abbonamenti saranno in vendita dal 17 marzo al 10 aprile.
MARIA PAOLA MASALA
05/02/2009