Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sardegna sempre più povera, terza in Italia per il disagio sociale

Fonte: La Nuova Sardegna
14 novembre 2014


Record negativo per il Sulcis-Iglesiente: la disoccupazione giovanile in sei anni è passata dal 43,1 per cento al 73,9 per cento


Un momento della presentazione del...
Un momento della presentazione del dossier sulla povertà in Sardegna
CAGLIARI. Povertà in crescita. Spesso accompagnata da mancanza di lavoro e di reddito, ma anche da solitudine, depressione e malattia. il quadro che emerge dal rapporto di ricerca «La povertà in Sardegna» presentato dal Centro studi della Fondazione Zancan e da Sardegna solidale. Il primo dato rilevante è quello relativo al tasso di disoccupazione giovanile esploso e quasi raddoppiato in alcune province dal 2008 al 2013. Un esempio è Carbonia- Iglesias: 43,1 sei anni fa, 73,9% 12 mesi fa. La media isolana è del 54,2%: nel 2008 i grafici si fermavano al 36,8%.

«Questo significa - ha detto Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan - che a un ragazzo su due viene negata la speranza». Sardegna al terzo posto in Italia per insoddisfazione del proprio status: la percentuale di persone con 14 anni e più che si ritiene poco o per niente contenta della propria situazione economica è al 68,3%.

La povertà «relativa» in Sardegna ha registrato un pesante incremento sino ad arrivare al 24,8% del 2013: sotto la media del Mezzogiorno, ma abbondantemente sopra quella nazionale. Su quella «assoluta» mancano dati aggiornati a livello regionale. Ma nel Sud è sicuramente aumentata. Eppure secondo la Fondazione Zancan la Sardegna sul piano delle risposte - ha spiegato Vecchiato - ha una possibilità di spesa a volte anche doppia, per quanto riguarda il sociale, rispetto ad alcune regioni del nord Italia. Una possibile soluzione? «I siti di welfare generativo - ha aggiunto Vecchiato - consentono di andare oltre la mera assistenza. Chi riceve aiuto può fare qualcosa per gli altri? Sì: l'associazionismo in questo senso può assumere una importante funzione di mediazione».

Terza età spesso unita a quella che statisticamente viene definita potenziale (ma spesso è reale) solitudine. Marcata, quest'ultima, nelle province di Oristano e Nuoro per gli uomini, e in Ogliastra per le donne con una percentuale del 61%. Da Bruno Loviselli, presidente di Co.Ge, Comitato gestione fondi speciali, una proposta: «Tocchiamo ogni giorno con mano questo scivolamento verso il basso - ha detto -. Mandiamo questo report a tutte le amministrazioni sarde».