IL CONCORSO. “Ennio Porrino”
A ncora una volta la musica avvicina. Nel nome del pianoforte e del compositore Ennio Porrino, che alla Sardegna diede lustro in ambito internazionale. L'isola diventa meta ambita per i tanti talentuosi pianisti, provenienti da Italia, Europa, Estremo Oriente, partecipanti al concorso pianistico internazionale intitolato al celebre compositore sardo. Meta, ma anche auspicabile trampolino per una carriera internazionale.
Il XXIII concorso internazionale di pianoforte “Ennio Porrino”, organizzato dagli Amici della Musica di Cagliari, si svolgerà dal 19 al 24 novembre 2014, tra il conservatorio Pierluigi da Palestrina e il Lirico, istituzioni che collaborano alla sua realizzazione.
«Un rilevante evento culturale e sociale. Inteso non tanto come “gara” ma come stimolo a migliorarsi. Un'occasione di incontro. Di confronto con gli altri, ed eventualmente di competizione, ma con se stessi», così Francesco Libetta, affermato pianista, in giuria per questa edizione, si pronuncia riguardo all'importanza dei concorsi pianistici. E, prosegue, sulla differente esperienza da partecipante esecutore, quale è stato, a membro della giuria, qual è: «Da esecutore si affronta e propone la propria visione personale del pezzo. Mentre la commissione, pur riconoscendola, deve confrontarla con visioni interpretative altre. E deve esprimere la volontà collettiva».
La giuria sarà costituita, inoltre, dalle pianiste Monica Leone, erede della scuola di Vitale, e Gabriella Artizzu, docente, e dai compositori Luigi Abbate e Lucio Garau. La partecipazione al concorso è consentita a pianisti di qualsiasi nazionalità senza limiti d'età. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per sabato.
Tre le prove previste, incentrate sull'esecuzione di alcuni tra i maggiori autori della letteratura pianistica da Beethoven a Debussy, insieme ai locali Oppo e Porrino. Nella serata finale, lunedì 24 novembre alle 18 al Lirico di Cagliari, saranno proclamati e premiati i vincitori. Nell'attesa, convincetevi di suonare bene e suonerete bene, per dirla con Chopin.
Luisa Sclocchis