La Procura della Repubblica ha chiesto l'archiviazione dall'accusa di abuso d'ufficio per Marco Ravasio nell'inchiesta sulle assunzioni alla Scuola civica di musica; prima di decidere se fare altrettanto nel procedimento per danno erariale, la Corte dei conti ritiene sia necessario sapere «quali siano le fonti di prova» cui aveva attinto il pm penale per arrivare a quella decisione. È quanto stabilito in un'ordinanza che ha riaperto l'istruttoria nel procedimento contro Maurizio Porcelli (presidente del cda della Scuola), il consigliere Giorgio Baggiani, il direttore artistico Luigi Puddu e quello amministrativo Sergio Manca. Difesi dai legali Valentina Sanna e Rosalia Bizzarro, sono stati chiamati a pagare in solido un risarcimento di circa 230 mila euro per sei contratti disposti nel gennaio 2011 che, secondo il pm contabile, presentavano «profili di illiceità» avendo «disatteso limiti e presupposti» di legge «per l'efficienza della spesa e l'economicità» che un ente pubblico deve perseguire. Per alcuni non si era proceduto a formulare «un bando», e il direttore amministrativo Manca era un funzionario comunale in pensione dal 2001: non poteva avere l'incarico e invece era rimasto sotto contratto sino al 2011 con 3.600 euro all'anno. Per Ravasio era stato chiesto il proscioglimento dopo l'analoga iniziativa nell'inchiesta penale: la sua firma sull'ok ai contratti era stata falsificata. La Corte però vuole approfondire e ha chiesto anche i documenti sull'instaurazione «di rapporti lavorativi» con gli imputati «per il periodo precedente il 2011». Si va al 12 marzo. (an. m.)