ASSE MEDIANO. I costruttori di “Magnolia” realizzano un nuovo canale
Strada allagata perché le radici intasano le fogne
Ha un nome, il responsabile seriale dell'allagamento dell'Asse mediano di scorrimento, chiuso al traffico l'altro ieri per alcune ore. Anzi, ne ha due: quello italiano è pioppo, quello latino è la parola da cui deriva: populus . Proprio le invadentissime radici dei pioppi messi a dimora ai margini di una lottizzazione, che tanto per restare in tema di botanica si chiama Magnolia, hanno ostruito le condotte di deflusso dell'acqua piovana. È stato così che, in appena dieci minuti di temporale, il tratto di Asse mediano tra lo svincolo di Genneruxi e quello per Quartu è diventato una piscina profonda anche mezzo metro, e giovedì in tarda mattinata alla Polizia municipale non è rimasta altra scelta che sistemare di traverso le auto di servizio per impedire ai mezzi, peraltro nell'ora di punta, di finire a mollo.
L'INGEGNERE Che l'Asse mediano di scorrimento non abbia problemi strutturali, nessuno lo discute: «Se così fosse stato, li avrebbe manifestati al primo acquazzone», conferma Italo Meloni, ingegnere trasportista, progettista dello svincolo di via Berlino e della strada arginale parallela a viale Marconi che costeggia il canale di Terramaini: «Che le pozzanghere tendano a formarsi è del tutto normale, perché lì il terreno ha un avvallamento, ma prima non accadeva: significa dunque che c'è una causa sopravvenuta dopo la costruzione dell'Asse».
“MAGNOLIA” Che quella causa siano i pioppi, non lo discute nessuno: nemmeno chi li ha piantati cinque anni fa e ora dovrà spendere - e lo fa senza battere ciglio - il proprio denaro per risolvere il problema. «È certo», sgombra il campo da ogni dubbio Antonello Onano, amministratore unico dell'Immobiliare Magnolia, «che le radici dei pioppi hanno invaso i canali di scolo dell'Asse mediano di scorrimento, ostruendoli. Per questo l'acqua caduta giovedì sulla strada non è riuscita a defluire, ma siamo già al lavoro per rimettere le cose a posto». Impossibile liberare quella tubatura dalle radici che sono penetrate all'interno: «Infatti realizzeremo un canale nuovo, laddove i tecnici del Comune ci diranno di farlo: lunedì, assieme a loro, scoperchieremo i pozzetti per decidere dove far passare la nuova condotta. La nostra collaborazione con l'ingegner Salvatore Farci, responsabile dell'Urbanistica del Comune e persona di grandi capacità, è totale. Per evitare ulteriori problemi», aggiunge Onano, «abbiamo già portato via rifiuti e detriti lasciati dai vandali che prendono di mira il Centro sportivo che abbiamo realizzato per la città: stiamo parlando di 150 camion di materiale».
I RIMEDI Quando ci si è resi conto che i pioppi, con le loro radici, avevano invaso il canale di scolo delle acque dell'Asse mediano, l'amministratore unico dell'Immobiliare Magnolia aveva proposto di abbatterli e sostituirli con siepi, «ma al Comune mi hanno sconsigliato: temevano forse rivolte popolari contro l'abbattimento degli alberi. Così, si è deciso di costruire un nuovo canale di scolo e di proteggerlo con le reti anti-radici, e stiamo per realizzarlo a nostre spese». Anche perché - particolare di cui Onano si lamenta non poco - il Comune non ha ancora preso in carico le opere di urbanizzazione della lottizzazione Magnolia, concluse ormai da tre anni. «Tra l'altro», aggiunge, «è stato proprio il Municipio a indicarci, dopo aver esaminato le nostre proposte, quali alberi piantare e di quali dimensioni, e noi abbiamo seguito le indicazioni». L'importante, alla fine, è che nell'Asse mediano non piova più sul bagnato.
Luigi Almiento
La specie
Una pianta
che sfiora
i venti metri
Tra i 15 e i 20 metri di altezza, mentre i fusti possono superare i due metri e mezzo di circonferenza. Quando li pianti sono piccoli e carini, ma poi crescono molto e in fretta, e le loro radici si espandono ovunque. Le varietà sono una trentina, il loro habitat preferito è l'emisfero settentrionale del pianeta.
I pioppi, di cui esistono testimonianze molto antiche, sono belli e scenografici. In alcune specie i piccioli sono piatti e questo consente al vento anche tenue di muovere le foglie, dando così l'impressione che l'albero tremi. In realtà è immobile, grazie al reticolo di radici che lo fissa al terreno in modo invincibile.
Per la maggior parte, i pioppi sono piante (della famiglia Salicaceae) dioiche. Significa che gli organi sessuali maschili e quelli femminili si trovano su piante diverse, e distinguere gli alberi maschili e femminili non è complesso: le ultime hanno rami grossi, grandi gemme e chiome voluminose, mentre gli esemplari che hanno i caratteri maschili sono più slanciati e hanno più gemme, anche se più piccole. In passato, queste differenze avevano indotto in errore i botanici, che classificavano l'esemplare maschile e quello femminile del pioppo come specie diverse.
Quando non solleva marciapiedi o danneggia edifici con le sue radici, il pioppo si rivela un albero ad alto contenuto artistico: non foss'altro perché Leonardo da Vinci, per ritrarre Monna Lisa, scelse proprio una lastra di pioppo. (l. a.)